Bourdais di nuovo 1o dopo il botto a Indy
Robert Wickens può aspettare, deve aver pensato qualcuno lassù. Domenica sul tracciato di St. Petersburg, in Florida, si è deciso che fosse celebrato il lieto fine della storia di Sebastien Bourdais. In questo singolare confronto tra favole sportive, domenica la bandiera a scacchi della vittoria ha sventolato per il pilota francese, che è tornato sul gradino più alto del podio nella prima gara della stagione della IndyCar, a pochi mesi dal terrificante incidente nelle prove della scorsa 500 Miglia di Indianapolis. Wickens, invece, che era all’esordio assoluto nella categoria, in testa alla corsa stava per vivere il suo weekend perfetto, pensando anche alla pole position in qualifica. Ma a due giri dalla magica affermazione, il patatrac: un «lungo» di Alexander Rossi si è chiuso con un incidente tra i due, col conseguente 18° posto per Wickens.
DESTINO Un segno del destino? Chissà. Certo fa meno male pensare che da un grosso dispiacere sportivo come quello del pilota dello Schmidt Peterson Motorsports sia nato un successo speciale come quello di Bourdais, che a Indy si era procurato delle brutte fratture al bacino e all’anca destra, tanto da far temere non solo per la carriera di pilota. Invece il 39enne ex Toro Rosso in F.1 ha stretto i denti, è tornato e ha vinto alla prima gara dell’anno, storie sportive che negli Usa, e non solo, fanno sognare. Per la cronaca, il transalpino del Dale Coyne Racing ha preceduto Graham Rahal (Rahal Letterman Lanigan Racing) e lo stesso Rossi (Andretti Autosport), che è riuscito a ripartire e a chiudere sul podio.