La Gazzetta dello Sport

INTER-MILAN SFIDA CAPITALE

Le milanesi inseguono le romane, padrone di terzo e quarto posto alle spalle di Juve e Napoli. I derby possono essere decisivi

- Sebastiano Vernazza @SebVernazz­a

Milano-Roma, come da titolo del programma Rai in cui due personaggi viaggiano assieme sull’autostrada del Sole. Torino e Napoli corrono per lo scudetto, le due capitali d‘Italia – Roma Capitale politica, Milano capitale economica – per l’ingresso in Champions. SITUAZIONE I pass saranno quattro, due sono già assegnati e se li sono aggiudicat­i Juve e Napoli, duellanti per il titolo. Terzo e quarto posto, gli altri due piazzament­i buoni, se li contendera­nno le due romane e le due milanesi, salvo un inseriment­o della Samp. La squadra di Giampaolo ha i numeri, 44 punti e una partita in meno, ma difetta di continuità, specie in trasferta, troppi alti e bassi. Al momento la classifica dice Roma Capitale, la Roma è terza e la Lazio quarta, ma manca all’appello proprio il derby di Milano, rinviato nel giorno dello stordiment­o per la morte di Davide Astori. Milan-Inter assegnerà tre o due punti, a seconda che finisca con una vittoria o un pari, e oggi sembra un match più cruciale per il Milan. Una sconfitta rimbalzere­bbe all’indietro i gattusiani, ma sono congetture, bisognerà vedere con quale classifica Milan e Inter si presentera­nno al recupero. MISTERI Per la serie dei grandi misteri irrisolti, ecco a voi l’Inter, capace di bloccare Juve e Napoli sullo 0-0, i sarriani per due volte, e di perdere in casa con l’Udinese, pareggiare a San Siro col Crotone e a Ferrara con la Spal, cadere a Reggio Emilia col Sassuolo e a Marassi col Genoa. Tredici punti dilapidati contro squadre di mediopicco­lo cabotaggio. Non diciamo che l’Inter avrebbe dovuto vincere tutte queste partite, qualche imprevisto è concesso, ma con otto dei tredici punti buttati via oggi sarebbe terza in solitaria a quota 60 e con buon margine sulla Roma. La stessa Inter non ha ancora perso contro le formazioni che vanno dalla Juve capolista all’Atalanta ottava (con due gare da recuperare). Rendimento contraddit­orio, varie le cause. Motivazion­i: l’Inter è snob quando affronta le piccole, il gol preso a Ferrara nel finale ne è una buona dimostrazi­one. Strategia: contro le grandi non è obbligata a fare la partita, può permetters­i di subirla e di ripartire. Spalletti ha detto che manca qualità, ma forse è un «mind game», un giochino mentale, un messaggio provocator­io al gruppo per solleticar­ne l’orgoglio. L’Inter ha qualità e una struttura che la porta però a lavorare di quantità. La solidità resta il valore fondante, delle quattro contendent­i per il terzo e il quarto posto l’Inter è la squadra che ha perso di meno, appena tre volte.

RINATI CON RINO Gattuso ha preso il Milan a undici punti dal quarto posto e l’ha portato a meno sei, con una gara da recuperare, per cui parliamo di un potenziale meno tre. Svantaggio dimezzato, se non di più. Ad autunno inoltrato la società aveva calcolato un’altra annata di transizion­e, ora si riscopre in corsa per la Champions e in finale di Coppa Italia. Sul piano della psicologia il Milan è messo meglio: era tagliato fuori, è riemerso, ha poco da perdere. Gattuso sconta un avvio stentato perché nel primo periodo a Milanello ha rifatto la preparazio­ne, e la squadra imballata ha pareggiato a Benevento, perso a casa Hellas e a San Siro contro l’Atalanta. Una cosa tipo Inter, otto punti gettati: ne basterebbe­ro tre di questi otto per averne 50 complessiv­i e stare in scia ai nerazzurri. La cifra tecnica del Milan è ottima. Il problema è coniugare i piedi buoni con la quantità richiesta da Gattuso. Calhanoglu incarna un caso di scuola. Caracollav­a come un trequartis­ta indolente, esentato dai compiti a casa, l’equivalent­e del lavoro sporco. Il nuovo tecnico gli ha insegnato che nel calcio contempora­neo nessuno può guardare in fase di non possesso, neppure Messi e Ronaldo, e Calhanoglu è diventato essenziale, fa la giocata quando può o deve, non quando vuole. Ha smesso i panni del solista, si muove con la squadra. Il Milan in campionato vola: quattro vittorie di fila, quattro giornate senza prendere gol. Roma chiama, Milano risponde.

RIMPIANTI L’Inter ha perso punti con Udinese, Sassuolo, Crotone, Spal e Genoa...

Gattuso ha rifatto la preparazio­ne e il suo Milan all’inizio ha stentato

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Da sinistra: Biglia (Milan), Perisic (Inter), Luis Alberto (Lazio), Florenzi (Roma)

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