La Gazzetta dello Sport

ALLEGRI ALZA LE ANTENNE «ORA È VIETATO ESALTARSI LO SCUDETTO NON È CHIUSO»

«Niente passi falsi o cali di tensione! E poi in Champions vorrei evitare il Barcellona...» E Pjanic: «Noi e la Roma insieme in semifinale»

- Fabiana Della Valle INVIATA A TORINO

Delle due l’una: o l’area tecnica dell’Allianz Stadium è troppo piccola oppure Massimilia­no Allegri fa sempre più fatica a stare dentro le righe. Ieri l’allenatore della Juventus è stato molto borderline, in certi momenti sembrava pronto a valicare la linea di confine tra campo e zona franca, ma non l’ha fatto neanche quando Medhi Benatia l’ha mandato su tutte le furie per la rissa con De Roon. Normale agitarsi quando la squadra non chiude la partita e il risultato resta in bilico per troppo tempo. Alla fine però allungo doveva essere e allungo è stato: dodicesima vittoria di fila in campionato, la striscia più lunga da febbraio 2016, zero gol subiti nelle ultime 9 partite di campionato, vale a dire nel 2018. Perché saper difendere non è cosa di cui vergognars­i, anzi. Allegri è abituato a sentirsi dare del difensivis­ta, ma per lui il calcio è materia semplice: «Preferisco avere la miglior difesa che il miglior attacco. Se hai la palla devi attaccare, se non ce l’hai devi essere bravo a difendere. E nelle grandi partite servono giocatori bravi nell’uno contro uno. La fase difensiva, che tutti denigrano, va fatta. Poi quando gestiamo noi il pallone possiamo migliorare».

SCUDETTO ANCORA APERTO Nel frattempo è migliorata, e parecchio, la classifica, visto che in quattro giorni la Signora è passata dal -1 al +4 sul Napoli. «Il campionato non è chiuso», avverte Blaise Matuidi, e Allegri non si dissocia: «Il Napoli è lì, bisogna fare tanti punti per lo scudetto. Dobbiamo vivere questo finale di stagione con entusiasmo ma senza esaltarci. Non possiamo permetterc­i passi falsi e non dobbiamo commettere l’errore di pensare che la pratica scudetto sia chiusa. Rispetto all’ultima gara ho cambiato 4-5 giocatori, sono tornato al 4-2-3-1 così qualcuno se lo ricordava. Mi conforta che chiudiamo le partite in crescendo. Dybala sta migliorand­o, i cambi oggi sono entrati bene. Con l’Atalanta all’andata abbiamo giocato bene tecnicamen­te, solo che siamo usciti dal campo in anticipo perché pensavamo alla sosta: ecco, che ci serva di lezione per la gara di sabato con la Spal, visto che poi ci sarà la pausa per le nazionali».

BASTA BARÇA Prima della trasferta di Ferrara ci sarà il sorteggio di Champions: «Giochiamo per vivere le serate di Coppa. Voglio evitare il Barcellona, dopo 8 anni che lo piglio sempre un anno di riposo ci vuole. La favorita è il Real, perché sta crescendo e non può più vincere la Liga: non s’offenderan­no se dico che dopo tre mesi di vacanza hanno cominciato a giocare. Sono contento che ci sia anche la Roma nei quarti». Miralem Pjanic anche, ma vorrebbe evitare il derby italiano: «Vorrei che tutte e due andassero in semifinale». Ultima parola a Beppe Marotta, che rinvia l’opzione Federcalci­o: «Sarebbe il coronament­o di un sogno, è un discorso per il futuro ma non ho ancora ultimato la mia esperienza alla Juventus».

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