La Gazzetta dello Sport

Timida in trasferta La Champions Inter ora deve svoltare

●La vittoria esterna manca dal 25 novembre Ora a Marassi con la Samp, che in casa va veloce

- Matteo Brega MILANO

Partiamo dagli aspetti tutto sommato positivi in vista della trasferta di domenica in casa della Sampdoria. Guardando la prossima sfida con gli occhi di Luciano Spalletti si può sottolinea­re un dato curioso. Nelle ultime tre trasferte sul prato doriano del Ferraris, l’Inter non ha mai vinto raccoglien­do solamente un punto il 4 ottobre 2015. Dei tre marcatori sampdorian­i però, ne resta soltanto uno ancora nell’attuale rosa di Marco Giampaolo, ovvero Fabio Quagliarel­la, decisivo il 30 ottobre 2016 per l’esonero di Frank de Boer. I precedenti due non vestono più il blucerchia­to: Luis Muriel è volato al Siviglia, Eder se lo è portato a Milano proprio l’Inter.

LATITANZA Detto questo, a occupare i pensieri della testa di Spalletti ci sono due strisce agli antipodi per quanto riguarda Inter e Samp quest’anno. La squadra di Giampaolo, fin dal principio del campionato, ha mostrato di avere due facce abbastanza distinte fra le partite in casa e quelle in trasferta. I doriani hanno vinto 10 volte su 14 al Ferraris, perdendo solo due volte (tra l’altro consecutiv­e, a dicembre, contro Lazio e Sassuolo): battute tra le altre Milan, Atalanta e Juve, pareggio con la Roma. L’Inter, invece, lontano da San Siro non vince dal 25 novembre (3-1 a Cagliari). Dopo quella data, tre pareggi (Juve, Fiorentina e Spal) e due sconfitte (Sassuolo e Genoa). Domenica saranno trascorsi 113 giorni dall’ultimo successo esterno. Una latitanza che ormai si può definire pericolosi­ssima. In una lunga volata così tirata per un posto in Champions, è difficile tenere il passo delle avversarie se non si riesce a vincere anche fuori casa. Basare tutte le proprie speranze sul fattore-Meazza rischia di limitare le ambizioni di Spalletti, della squadra e della società.

NUMERI A supporto arrivano anche i numeri riassuntiv­i di Opta. La Sampdoria ha conquistat­o 32 punti in casa sui 44 complessiv­i e nella sua storia ha fatto meglio solo in due occasioni dopo 14 turni casalinghi: nel 1960-61 con 36 e nel 1990-91 con 34. L’andamento dell’Inter in trasferta è invece ricoperto più di ombre che di luci. I nerazzurri, lontano dal Meazza, hanno conquistat­o appena il 38% dei punti complessiv­i in classifica (20 su 52): delle prime sei della classifica, la squadra di Spalletti è l’unica con una percentual­e sotto il 50%. Le difficoltà si rispecchia­no anche nella fase offensiva. I nerazzurri hanno segnato il 36% dei gol complessiv­i durante le gare in trasferta: peggio, in A, stanno facendo solo Benevento (28%), proprio la Sampdoria (34%) e Chievo (35%). Icardi e compagni sono chiamati quindi a interrompe­re una striscia così negativa in trasferta. Per forza, senza margini CHIEDE «AIUTO» A CORSO di discussion­e. La Sampdoria in casa vale la Champions (sarebbe seconda con Inter e Napoli dietro alla Juventus), quindi domenica Spalletti vedrà a quale livello di crescita sono arrivati i suoi nel momento dello sprint primaveril­e. Perché le prossime trasferte saranno contro Torino e Atalanta, altre tappe decisament­e insidiose.

SIPARIETTO Nel frattempo, ieri il tecnico nerazzurro ha chiesto «aiuto» al grande ex Mario Corso, durante la presentazi­one del libro ufficiale dei 110 anni dell’Inter. «Mariolino mi chiede lo scudetto? Lui è sempre carino nei miei confronti, ha belle parole ogni volta – ha detto Luciano da Certaldo –, e allora io lo aspetto sul campo: bisogna che venga a insegnare la sua tecnica nello stretto...». Gran risata. «No mister, non ce la faccio più, è troppo tardi...», la risposta del pupillo di Angelo Moratti.

MARIOLINO VIENI A INSEGNARCI LA TUA TECNICA NELLO STRETTO...

LUCIANO SPALLETTI

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Borja Valero, Mauro Icardi e Marcelo Brozovic esultano: l’attaccante argentino (doppietta) e il centrocamp­ista croato firmarono l’ultimo successo esterno dell’Inter: 3-1 a Cagliari il 25 novembre GETTY

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