La Gazzetta dello Sport

Cagliari, colpo salvezza Benevento ribaltato al 97’

●L’ultima in classifica domina, segna con Brignola ma spreca tanto Nel recupero Pavoletti e Barella si prendono 3 punti importanti­ssimi

- Giuseppe Calvi INVIATO A BENEVENTO

ARBITRO Manganiell­o di Pinerolo NOTE paganti 1.680, inc. non com. abbonati 7.763, quota n.c.. Tiri in porta 7 (un palo)-4. Tiri fuori 6-3. Angoli 5-9. In fuorigioco 5-2. Recuperi: p.t. 1’; s.t. 8’.

Ha vissuto un’altra domenica bestiale, dopo aver coltivato l’illusione di conquistar­e, meritatame­nte, la sua quarta vittoria in campionato. Il Benevento si consegna solo nel recupero al Cagliari, passando da un successo ormai in pugno per la bellissima rete di Enrico Brignola, fino al 46’ della ripresa, alla sua sconfitta numero 22, maturata, anche dopo uno svarione dell’arbitro Manganiell­o (mancata espulsione di Leandro Castan), sotto i colpi di Leonardo Pavoletti, ancora lui, già decisivo last minute all’andata, e Nicolò Barella, implacabil­e rigorista (la Var evidenzia il tocco di mano di Sandro) e autentico trascinato­re di una squadra presa per 80 minuti quasi a pallate dall’ultima in classifica. DESTINO SEGNATO Roberto De Zerbi non sa più a quale santo votarsi. Nonostante i limiti evidenziat­i dalla sua sgangherat­a pattuglia – quanto spreco in zona-tiro e 14 gol incassati su colpi di testa, 2 dallo specialist­a Pavoletti, tra andata e ritorno –, mette sotto i rossoblù, emersi dall’apnea nel finale e premiati da una vittoria insperata. Così, travolto dal solito destino, il Benevento resta aggrappato solo all’aritmetica, lontano 15 punti dall’areasalvez­za. Diego Lopez, invece, incarta un successo che spinge i sardi a 5 punti dalla zona pericolo. Ma il tecnico uruguaiano fa bene, con obiettivit­à, a proporre, come chiave di lettura, una sorta di… compensazi­one per i due punti persi all’ultimo respiro nella precedente sfida con la Lazio.

TRE GOL, TRE STORIE Brignola, il ragazzino diciottenn­e di Telese, è la perla che dà luce alla squadra della sua terra. Nel primo tempo centra un palo, in avvio di ripresa esulta per un gol fantastico, diventando a quota 3 cannoniere (alla pari con Coda) in casa Benevento. I gialloross­i, orchestrat­i dal solito Sandro, potrebbero realizzare almeno altre quattro reti, però Coda (tre volte), Venuti e Viola mancano il bersaglio. Mandata giù la mancata espulsione di Castan – Manganiell­o GETTY gli evita il secondo giallo –, la formazione sannita arriva, ancora una volta, a un passo dalla felicità. E, su quel rettilineo, si ritrova schiacciat­a dai propri limiti, prima di mettersi a discutere sul rigore assegnato dall’arbitro, sull’1-1, dopo 6 minuti di recupero. Quando comincia l’altra brevissima partita, ecco i bagliori, e le storie, dei soliti noti nella brigata di Lopez. Pavoletti in area si conferma spietato killer delle speranze di De Zerbi, già beffato all’andata e sempre nell’overtime: come lui non c’è nessuno in questa Serie A, sulle incornate (7 gol) l’attaccante è davanti a tutti. Il sigillo più importante è di Barella, cagliarita­no doc, che provoca il rigore e si prende, come con la Lazio, responsabi­lità e gioia della trasformaz­ione. Poi la sua corsa per l’abbraccio a Lopez: perché, dietro l’angolo, s’intravede la salvezza.

PUGGIONI 5,5 Nell’azione del pari, potrebbe tentare un intervento in anticipo sul primo palo.

SAGNA 6 Aspetta Miangue e Padoin e si propone. Al 45’ chiede il cambio.

VENUTI 6 Entra e si fa valere con incursioni. Potrebbe segnare e poi chiudere meglio su Miangue, sull’1-1. DJIMSITI 5,5 Dirige bene il reparto sino al recupero. Non è impeccabil­e su Pavoletti-gol. TOSCA 6 Sempre d’anticipo su Han. LETIZIA 6,5 Garantisce sovrapposi­zioni e cross precisi. SANDRO 7 Un muro invalicabi­le davanti alla difesa: ferma tre azioni da quasi gol e organizza il gioco. VIOLA 6 Avvio incerto. Poi sa manovrare e va al tiro.

CATALDI 5 Appena entrato, prende il giallo. Sbaglia diverse ripartenze. GUILHERME 6 Si sacrifica su Barella. Dà la palla gol a Brignola. DJURICIC 5,5 Sì, è elegante. Ma spesso evanescent­e.

BILLONG 5,5 Non è il cagnaccio che ci si aspetta.

CODA 5 Spreca tre occasioni clamorose.

ALL. DE ZERBI 6,5 Non può essere colpa sua se Brignola centra il palo, se Coda fallisce tanto e se la difesa si concede la solita dormita. E se Manganiell­o…

7

IL NUMERO i gol di testa segnati da Pavoletti, record di questa A: per lui gol in 3 delle ultime 4 partite fuori casa

 ??  ?? Nicolò Barella, 21 anni, esulta dopo aver realizzato il rigore decisivo, il secondo di fila per lui
Nicolò Barella, 21 anni, esulta dopo aver realizzato il rigore decisivo, il secondo di fila per lui

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy