La Gazzetta dello Sport

Fabbricini ha le idee chiare sul c.t «Obbligati a cercare il meglio»

- Fabio Licari INVIATO A MANCHESTER

«Come c.t. abbiamo l’obbligo di cercare il meglio, con tutto il rispetto per chi sta lavorando ora». Non sono parole incoraggia­nti per Di Biagio quelle del commissari­o federale Roberto Fabbricini prima di ArgentinaI­talia, e il risultato di ieri sera non c’entra. È sempliceme­nte il segnale che l’Italia sta ancora cercando un big, un allenatore totem che possa trascinarc­i fuori dal tunnel, e Di Biagio potrà sempre sperare di subentrare: «Due partite sono poche per giudicare, ma se il meglio si dimostrerà quello che abbiamo ora va bene, sennò faremo altri pensieri. Di Biagio mostra una serenità incredibil­e e una grande motivazion­e, non abbiamo mai accennato a discorsi futuribili». I candidati sono quei quattro, Ancelotti, Mancini, Conte, Ranieri: «Non abbiamo contattato nessun possibile c.t. straniero. Le persone che stiamo monitorand­o hanno tutte impegni contrattua­li, dobbiamo saper aspettare. A fine stagione prenderemo una decisione. Poi se il nuovo c.t. ci sarà già contro la Francia o con l’Olanda, a giugno, dipende dalla disponibil­ità delle persone».

COSE DA FARE Il lavoro dei commissari non è stato semplice in queste cinque settimane e mezzo. Fabbricini non si nasconde: «È una Federazion­e con mille problemi, anche di tipo politico, che hanno portato a questo commissari­amento. Spero che la situazione si possa risolvere nei sei mesi previsti: il commissari­amento può essere anche prolungato di altri sei, ma spero che non serva. Spero che nel 2019 si possa varare un’assemblea federale che possa dare un governo alla nostra Federazion­e». Per Fabbricini, oltre al c.t., le priorità sono «una stabilità regolament­are, una nuova organizzaz­ione interna. Riprogetta­re la legge elettorale e tante altre cose, come per esempio prendere in esame l’utilizzo delle seconde squadre, occuparsi del rilancio del calcio femminile (che è una medaglia olimpica), delle giovanili, riformare i campionati, anche se è problemati­co».

E RAIOLA… Anche la situazione Milan preoccupa: «La Figc non poteva fare di più. Ho parlato con Fassone, l’ho trovato sereno». Infine Raiola: «Porto rispetto a chi fa il proprio lavoro, certamente le sue parole non sono state gradite, è una mancanza di stile, ma non voglio scendere in polemiche. Io rispetto gli altri, il calcio italiano è migliorabi­le, ma così si è andati fuori misura». Infatti.

 ??  ?? Fabbricini e Costacurta GETTY
Fabbricini e Costacurta GETTY

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy