Kostner peccato! Sfuma pure il podio Alla fine è quarta
IL FUTURO
E ora, smaltita la delusione, cosa sceglierà per il proprio futuro? Milano 2018 ha davvero segnato la fine dalla sua carriera agonistica? Il «Preludio a un pomeriggio di un fauno», su note scritte da Claude Debussy, è proprio stato l’ultimo programma di gara della sua vita? Per adesso c’è solo la conferma che Carolina non deciderà a breve. Ed è giusto: prima di un passo così importante, meglio disintossicarsi da una stagione tanto lunga, quanto impegnativa. Il dibattito circa l’opportunità o meno di continuare intanto, però, impazza. Da una parte c’è chi sostiene che sia giusto lasciare quando si è al vertice, quando si è ottenuto tutto quel che si voleva e si poteva ottenere. Dall’altra chi afferma che, nonostante l’età, raggiunti equilibri perfetti come donna e come atleta, abbia ancora tanto da dare, a se stessa e ai suoi tanti tifosi. Solo lei, dopo un bel viaggio all’interno dei propri sentimenti, potrà sciogliere i dubbi. Ed è chiaro che questo risultato avrà il suo peso.
LECCARDI OK
In chiave azzurra, al di là delle decisioni che assumerà, c’è da pensare al futuro. Un futuro che, soprattutto in campo femminile, si presenta in salita. Rimpiazzare o anche solo avvicinare una come l’altoatesina sarà impossibile. Elisabetta Leccardi , per esempio, fa però ben sperare. La 16enne milanese, al primo Mondiale senior della carriera, nel libero è 17a, guadagna due posizioni rispetto al corto e chiude al 21° posto. L’Italia, anche a Saitama 2019, potrà così contare su due rappresentanti. Nel libero («Madame Butterfly») migliora il personale di oltre dieci punti. Occorre dire che sta crescendo nel mito di Carolina? Di una campionessa che, dall’alto della sua longevità, resta comunque unica ed inimitabile.
>Una
gara pazza contraddistinta da tanti errori. L’azzurra dopo il corto era prima
>Doccia
fredda per i 9.600 del Forum di Assago. A 31 anni per Caro una carriera al bivio