Spagna avanti ma la Germania ha Müller-gol Khedira k.o.
●Lo juventino esce: botta al ginocchio Gli spagnoli a segno con Rodrigo, poi il pari
Germania e Spagna, le ultime due nazionali campioni del mondo, per un’ora si divertono in amichevole a Düsseldorf: un gol per parte con Rodrigo e Müller, combinazioni veloci e precise, varietà tattica. Poi cala la voglia e aumentano i cambi, ma le due nazionali confermano di poter essere protagoniste al Mondiale.
BRIVIDO KHEDIRA Per la Germania continua la serie positiva: 22 partite senza sconfitte, se non perde contro il Brasile eguaglia il suo record di 23 (tra il ‘78 e l’80). Ma oltre ai numeri conta anche l’aspetto della squadra. A parte Neuer, e non è un dilemma da poco, la Germania di ieri può somigliare molto alla formazione titolare che potrebbe partire al Mondiale: 4-2-3-1 con Kimmich e Hector sulle fasce; Khedira capitano accanto a Kroos, Özil tra Müller e Draxler dietro a Werner. I vari Goretzka, Gündogan, Gomez e Sané, poi subentrati, avranno più spazio martedì con il Brasile. A inizio ripresa Khedira, dopo essere entrato nell’azione del gol con il passaggio laterale a Müller, resta a terra: la torsione del ginocchio lo obbliga al cambio anche se lo juventino esce camminando e poi mostra a Löw l’entità del danno. Secondo la federazione è una botta, ma il c.t. parla pure di malanno muscolare e annuncia che martedì giocherà Gündogan per lo juventino. Löw sa di avere un parco riserve dal valore simile a quello delle prime scelte. Nella scena del pari entrano parecchi senatori, anche Kroos: il tiro di Müller sotto l’incrocio è beffardo come la sua espressione.
LA SPAGNA SI SPECCHIA Anche Lopetegui, imbattuto sulla panchina della Spagna, prova un telaio che potrebbe essere usato in Russia. L’assenza forte è quella di Busquets e centrale davanti alla difesa (4-1-4-1 senza palla, 4-3-3 in possesso) è Koke, con Thiago e Iniesta ai lati. Il c.t. spagnolo, senza anche Morata, dà fiducia a Rodrigo del Valencia, e tiene Diego Costa al via in panchina. Rodrigo al 6’ chiude in rete su splendido passaggio di Iniesta, poi i rossi non sfruttano il dominio nel palleggio: su alcuni contropiede squisiti cercano spesso un passaggio in più, per tirare quasi da dentro la porta. Così non raddoppiano e permettono alla Germania di riorganizzarsi. Draxler e Gündogan, con tiri da lontano, Hummels di testa (traversa) hanno le opportunità migliori, ma De Gea è reattivo. Dall’altra parte Isco non castiga ter Stegen. Se si ritroveranno al Mondiale, Germania e Spagna saranno più cattive.