La Gazzetta dello Sport

Sospetti, sondaggi e vecchi fantasmi Anche i social si mobilitano per la Joya

●Interviene anche il primo allenatore: «Spero che Sampaoli possa ripensarci» E c’è il precedente di Riquelme del 2002

- F.d.v.

Il profilo Twitter di Jorge Sampaoli esiste solo da qualche settimana. Negli ultimi due giorni, dopo le parole del tecnico in conferenza stampa su Paulo Dybala, in tanti hanno deciso di cinguettar­e la loro opinione sul numero 10 della Juventus. Dybala merita la convocazio­ne: è questo il concetto espresso più di frequente. Per i tifosi più social, Paulo è il giocatore ideale per sostituire Messi. Se, come è accaduto ieri contro l’Italia, il blaugrana ha qualche problema, è lui il prediletto per sostituirl­o. Non si rinuncia alla qualità e Dybala, anche se in nazionale finora non ha avuto lo stesso rendimento della Juventus, deve far parte della lista definitiva per Russia 2018. La diatriba ha avuto eco, in misura minore, anche su giornali e tv sudamerica­ne: in Argentina ne hanno parlato il Clarin, Olé, la Nacion e Tyc Sports, il principale canale argentino sportivo.

VECCHI AMICI E HASHTAG Su Espn, che ha dedicato molto spazio all’argomento, è intervenut­o anche Dario Franco, tecnico di Dybala quando giocava nell’Instituto di Cordoba: «Spero che Paulo riesca a convincere Sampaoli», ha detto l’ex allenatore, che come tanti è convinto che il giocatore possa far cambiare idea al c.t. prima della decisione finale. Dybala per il momento vince nei sondaggi, e non solo italiani: sul profilo Twitter di SportsCent­er, per il 77% dei votanti il diez bianconero deve essere inserito tra gli attaccanti che giocherann­o la fase finale. Gli hashtag #Dybala e #Rusia2018 sono molto gettonati e associati. Qualcuno addirittur­a paragona la possibile esclusione di Paulo a quelle di Riquelme e Saviola nel 2002. Riquelme che è stato l’ispiratore di Dybala sulle punizioni (ormai sono diventate la specialità dello juventino), che ha indossato il dieci del Boca Juniors e della nazionale e che per il popolo argentino era considerat­o l’erede di Maradona. Altri si chiedono perché Lo Celso, due gol in tutta la stagione con il Paris Saint Germain, che ieri ha giocato al posto dell’acciaccato Messi, e non Dybala, che in questa stagione con la Juventus ha già superato quota venti ed è a una sola rete da Higuain. Paulo non ha ancora mai segnato con l’Albicelest­e (dal giorno del debutto contro il Paraguay, nell’ottobre 2015, dodici apparizion­i e zero centri, ma anche un assist e due pali).

MESSI IL COLPEVOLE? In Italia la questione ha avuto ancora più risalto, soprattutt­o tra i bianconeri: ieri, poco prima dell’inizio della partita, Dybala ha postato su Instagram una sua foto in azione in maglia bianconera contro il milanista Rodriguez e i commenti erano tutti sulla nazionale. Qualcuno lo invitava anche a lasciare l’Argentina per giocare con l’Italia, la maggior parte invece dava la colpa a Messi, accusato di non volere Dybala tra i piedi per paura di essere oscurato. Di sicuro l’esclusione del bianconero rischia di diventare un boomerang per Sampaoli in caso di precoce eliminazio­ne della sua Argentina.

(ha collaborat­o Adriano Seu)

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