La Gazzetta dello Sport

Missione Vido: «Salgo in A e poi mi prendo l’Atalanta»

●L’attaccante, in gol con l’Under 21, è in prestito al Cittadella: «Gasperini è stato importante, adesso vivo il sogno promozione»

- Vincenzo D’Angelo INVIATO A PERUGIA

Nell’almanacco delle Nazionali giovanili il suo nome compare in diverse pagine, per quanto sia naturale abbinarlo alla parola gol. Luca Vido con l’azzurro addosso ha segnato in ogni categoria giovanile, dall’Under 15 fino alla Under 21. Con la solita naturalezz­a e personalit­à, con la ciliegina di miglior marcatore italiano al Mondiale Under 17 del 2013. «Segnare con la maglia della Nazionale è un’emozione unica, ti riempie di orgoglio – ammette l’attaccante azzurro –. È vero, ho fatto gol praticamen­te in tutte le categorie, mancherebb­e soltanto una per chiudere il cerchio ma… quella per ora resta soltanto un sogno da provare ad inseguire. Però come sempre dipenderà soltanto da me».

SPERANZA Quella che manca è naturalmen­te la Nazionale maggiore. L’obiettivo più alto, certo, da puntare per non porsi limiti, ma restando concentrat­i sul lavoro quotidiano. Però la recente convocazio­ne dell’amico Patrick Cutrone apre una luce di speranza non banale: «E pensare che all’inizio della scorsa stagione io e Patrick giocavamo insieme nella Primavera del Milan – ricorda Vido –. Sono felicissim­o per lui e gli ho fatto ovviamente i compliment­i, la sua convocazio­ne è un messaggio importante per tutti noi giovani ma anche il segnale che il calcio italiano sta davvero voltando pagina. Non è vero che non si dà spazio ai giovani e comunque dobbiamo essere noi a conquistar­ci la fiducia nei nostri club».

NUOVA ERA Vido ha marchiato subito a fuoco la nuova era Under 21, segnando al debutto di Evani in panchina il gol del pareggio giovedì sera contro la Norvegia. Una rete splendida, arrivata al primo pallone toccato dopo aver preso il posto di Parigini. Il modo migliore per provare subito a scalare le gerarchie, anche se nel nuovo 43-3 per lui sarà più dura trovare spazio da centravant­i: «Evani mi conosce da tempo e forse anche per questo rispetto ad altri ero più agevolato. Con il nuovo sistema c’è spazio solo per una prima punta: Cerri è sicurament­e più bravo di me nel fare reparto da solo, sfruttando Luca Vido, 21 anni, ex Milan, è di proprietà dell’Atalanta: in alto è con Gomez, sotto è col Cittadella, dove è da gennaio

il fisico per tenere impegnata una difesa intera. Io magari riesco meglio ad attaccare la profondità o a giocare palla a terra tra le linee. E poi posso sempre partire largo nel tridente, come con la Norvegia».

GRAZIE GASP Giovedì infatti ha giocato da attaccante esterno, come aveva fatto spesso anche nelle giovanili del Milan e dove lo ha a lungo provato Gian Piero Gasperini nei primi mesi all’Atalanta, dove ha giocato 4 spezzoni di partite in Serie A (per un totale di 70 minuti) prima di andare a gennaio al Cittadella : «Lavorare con Gasperini è stato importante – conferma Vido – anche se ho giocato poco sono cresciuto molto sotto l’aspetto tattico. Con Petagna e Cornelius davanti non c’era spazio, così il mister mi provava come vice Gomez, partendo largo a sinistra. Con caratteris­tiche diverse forse, perché il Papu è più esterno mentre io sono più attaccante». Il ritorno in prestito al Cittadella in Serie B però gli ha permesso di ritrovare sicurezza e ritmo partita: «Per un giovane è importante giocare con continuità, a Bergamo era difficile con tutti quei campioni. Adesso a Cittadella mi sento parte importante di un progetto. Viviamo un sogno e non vogliamo svegliarci». Come un uomo in missione: trascinare il Citta in Serie A e imporsi nell’Under 21 prima di tornare all’Atalanta, stavolta da protagonis­ta.

IL MIO AMICO CUTRONE IN NAZIONALE È UN SEGNALE POSITIVO

A BERGAMO SONO MOLTO CRESCIUTO DAL PUNTO DI VISTA TATTICO

LUCA VIDO

ATTACCANTE CITTADELLA

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