La Gazzetta dello Sport

Assolo di Terpstra ad Harelbeke

- Ci. sco.

Come si batte la Quick Step-Floors in una corsa belga? Nelle ultime sei occasioni nessuno è riuscito a trovare una risposta e così anche ieri, al «Record Bank E3 Harelbeke», ha trionfato — grazie a Niki Terpstra — lo squadrone di Patrick Lefevere. Rispetto ai precedenti recenti — Le Samyn, Attraverso Waregem, Nokere Koerse, Handzame Classic, De Panne (a segno Viviani) — c’è stato un ulteriore salto di qualità e non solo per il livello della competizio­ne: con i suoi 15 Muri in 206,5 chilometri, la corsa attorno ad Harelbeke è di livello World Tour e si può considerar­e un Giro delle Fiandre in miniatura. Ma è stata la prestazion­e del 33enne olandese, re della Roubaix 2014, a destare sensazione, visto che si è trovato già in fuga a 75 km alla conclusion­e.

PIETRE Col compagno Lampaert, Terpstra ha dato vita a una sorta di cronocoppi­e, poi negli ultimi 20 km è rimasto solo. Mentre il tre volte iridato Peter Sagan è rimbalzato all’indietro, all’inseguimen­to di Terpstra si è fatto spazio un gruppetto molto qualificat­o in cui la Bmc era molto ben rappresent­ata, con Küng e Roelandts oltre a Van Avermaet (mentre per l’Italia c’erano Matteo Trentin e Gianni Moscon). Ma il braccio di ferro l’ha vinto Terpstra (per 20”), ben protetto da Gilbert che si è andato a prendere la seconda posizione: così la squadra ha potuto festeggiar­e una gran doppietta, e Van Avermaet — a cui gli organizzat­ori avevano regalato una bici di cioccolato di dimensioni originali — si è dovuto accontenta­re della terza posizione. Nella volata tra gli 11 inseguitor­i, Moscon ha chiuso all’8° posto e Trentin all’11°, mentre Sagan è arrivato 26° a 3’23”. Domani, per restare in ambito belga, c’è la GandWevelg­em. E se il filotto della Quick Step continuass­e, magari con Viviani?

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