La Gazzetta dello Sport

Joshua-Parker L’Italia va al massimo grazie a un arbitro

●Quartarone dirigerà la sfida dei 70.000 di Cardiff il 31 marzo: «Due giganti ma corretti»

- Rocky Giuliano

Il 31 marzo a Cardiff, nel Galles, a dirigere il mondiale massimi tra il 28enne britannico Anthony Joshua (20) e il 26enne australian­o Joseph Parker (24) ci sarà l’ingegner Giuseppe Quartarone, 57 anni. Lo farà davanti ai 70.000 spettatori del Principali­ty Stadium, la casa dei Dragoni del rubgy. Nella storia dei giganti, è il terzo italiano chiamato a questo compito. A precederlo Massimo Barrovecch­io che nel 2011 a Wroclav in Polonia arbitrò Vitali Klitschko contro Adameck finito k.o. al decimo round. Lo seguì Guido Cavalleri nel 2012, con due difese sempre di Vitali Klitschko contro Chisora e Charr per il WBC. Stavolta è stato scelto dalla Wba, per la cui sigla dirige dal 2006. Un premio meritato per Quartarone che la boxe ha iniziato a masticarla molto presto. «Entrai in palestra a 16 anni a Bologna dai maestri Rubini e Pierantoni. Ero un welter (67 kg) longilineo, visto che superavo già l’1.80. Ero un tecnico che picchiava, ho disputato 27 incontri, poche le sconfitte. Lasciai il ring nel 1983 a 22 anni, dovevo portare avanti l’azienda di famiglia, e studiare all’università. Ma la boxe mi era entrata nel sangue, nel 1985 feci il corso arbitri e da quel momento non ho più smesso. Nel 2001 divenni internazio­nale e dal 2006 faccio parte della Wba. La prima volta fuori dall’Italia nel dicembre 2001 a Dortmund, europeo massimi leggeri tra il russo Gurov e il tedesco May che finì ko al quarto round». Un giudizio su Joshua e Parker? «Sono due giganti che boxano in modo molto corretto, questo è importante, per un arbitro».

ESPERIENZA Prima di Cardiff, il 2 marzo, Quartarone ha diretto a Montecarlo il vacante titolo UE gallo tra Ory (Fra) e Grigoryan (Bel) vinto dal primo. Il 10 di marzo in Francia, era giudice al mondiale WBA superwelte­r tra l’argentino Castano che ha mantenuto la cintura mettendo ko il locale Vitu. «A Cardiff disputerò il 92° incontro da arbitro, spero di superare quota cento visto che lo stop per noi è a 65 anni». In carriera ha diretto ben 32 europei e una decina di mondiali. Quello del 31 marzo è il fiore all’occhiello anche se ha davanti ancora otto anni di carriera. Un particolar­e curioso: nei primi tre mondiali ha diretto incontri femminili. Solo al quarto lo hanno scelto per una sfida al maschile.

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Giuseppe Quartarone, 57 anni GETTY

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