La Gazzetta dello Sport

DA BAGGIO A TOTTI IDEE PER FAR CASSA POST FALLIMENTO MA ULTRÀ CONTRO

- IL REPORTAGE di FRANCESCO CENITI C’ERA UNA VOLTA...

Continua il viaggio della Gazzetta nelle province che hanno scritto la storia del calcio italiano. Tocca al Vicenza da dove Paolo Rossi e Roberto Baggio sono partiti per poi conquistar­e il Pallone d’Oro. Un club capace di sfiorare lo scudetto e vincere una Coppa Italia. Ora però al comando c’è un curatore fallimenta­re e la salvezza del titolo sportivo passerà da un’asta

Per chi ha disputato 20 stagioni di fila in A (dal 1955 al 1975), per chi da neopromoss­o ha sfiorato lo scudetto arrivando alle spalle della sola Juventus (1978), per chi ha conquistat­o una Coppa Italia (1997), per chi si è fermato a un metro dalla finale di Coppa delle Coppe (1998, passa il Chelsea di Vialli grazie al 3-1 del ritorno, ma grida ancora vendetta l’1-2 annullato nel primo tempo a Luiso per un offside inesistent­e), per chi ha cresciuto due futuri Palloni d’Oro (Rossi e Baggio), per chi ha visto tutto questo, non era possibile vivacchiar­e nella speranza di un’elemosina. «Via i mercanti dal Menti»,

La Coppa Italia conquistat­a dal Vicenza: impresa riuscita nel 1997 alla squadra allenata da Guidolin. Battuto il Napoli nella doppia finale: 0-1 e 3-0 d.t.s.

hanno tuonato a gennaio i tifosi del Vicenza, rivendican­do con orgoglio la passione verso una squadra che ha fatto storia. Lo spettro di una fine ingloriosa, con la cancellazi­one nel mezzo del campionato, era un’ipotesi concreta. Ma non spaventava il popolo biancoross­o: «Meglio staccare la spina che questa agonia».

IL CURATORE

Ma la salvezza era ancora possibile nonostante i disastri finanziari e i debiti accumulati dagli imprendito­ri che nel maggio 2016 avevano rilevato il club. L’era dei petrolieri britannici (la finanziari­a Enic) si era chiusa nel dicembre 2004 e da quel momento l’ultima fiammata degna del vecchio Lanerossi c’era stata nel 2015, col terzo posto in Bei playoff persi contro il Pescara. Così lo scorso gennaio, mentre i tifosi riempivano il teatro Astra, gli scenari possibili erano due: calare il sipario sulla storia ultra centenaria del Vicenza (nato nel 1902) per ripartire dai dilettanti oppure passare all’esercizio provvisori­o, con un curatore fallimenta­re in veste di medico-traghettat­ore verso l’asta salvifica del titolo sportivo. Due mesi dopo quel mister X nominato dal Tribunale ha nome e cognome: Nerio De Bortoli.

PROGETTI

«Inutile girarci intorno: serve quasi un milione di euro per arrivare a fine stagione. I tifosi stanno facendo molto, la squadra di più, dimostrand­o attaccamen­to e profession­alità. Ora serve lo sforzo più importante, magari da quella parte della città che sta meglio dal punto di vista economico: finora ha avuto il braccino e spero di essere smentito nelle prossime settimane. Il Vicenza è un patrimonio della città, da preservare. Ma siamo fiduciosi, abbiamo alcune idee per far cassa. E contiamo di ricevere adesioni importanti dal mondo del calcio, come è accaduto di recente alla festa per i 116 anni del club». Le idee sono presto spiegate: «Vorremmo fare un’amichevole al Menti coinvolgen­do ex campioni che hanno indossato la maglia biancoross­a, quindi Robi Baggio, Luca Toni, Paolo Rossi. E con loro anche Totti e Del Piero. Vogliamo riempire lo stadio e farlo diventare un evento nazionale. E poi stiamo pensando a un memorial dedicato ad Azeglio Vicini, l’ex c.t. azzurro. Anche qui coinvolgen­do nomi importanti, magari la Nazionale del 1990».

SPACCATURA

Tutto molto bello, direbbe Bruno Pizzul. Ma le nuvole nere riempiono il cielo sopra Vicenza. De Bortoli era stato accolto a braccia aperte dagli ultrà. E lui aveva risposto andando a vedere le partite in curva con la sciarpa al collo. Ma due mesi dopo, il feeling con la parte più calda della tifoseria sembra arrivato al capolinea. Un duro comunicato della Sud ha reso pubblica la spaccatura. Si legge: «Caro curatore, non è assolutame­nte ammissibil­e che il marcio che ci ha portato a morire sia ancora lì a gravitare attorno alle faccende societarie. Non siamo disposti a tollerare oltre la presenza di alcune facce che ci fanno venire i brividi. Abbiamo ancora un Darietto Cassingena, membro di Vi.Fin., prima ancora di Finalfa e figlio dell’ex presidente Sergio Cassingena (massimo esponente di questo disastro) che gira per gli uffici pagato regolarmen­te, mentre perdiamo punti perché gli stipendi dei giocatori non arrivano... Caro curatore, lei è un profession­ista lautamente retribuito, per cui se le premesse sono queste la invitiamo caldamente a svolgere il suo lavoro senza fingersi tifoso. La sciarpetta la regali a qualcuno, le gare se le guardi in tribuna e non ci coinvolga più in nulla per spremere altre briciole dalla gente comune. Finché l’asta non sarà indetta non risolverem­o nulla». De Bortoli ha subito teso la mano: «L’asta dovremmo riuscire a farla entro il 15 maggio, ma serve remare tutti nella stessa direzione. La nota dei tifosi? Disponibil­e a incontrarl­i per raccoglier­e suggerimen­ti e consigli nell’esclusivo interesse del Vicenza».

1 DAL RISCHIO SCOMPARSA ALLA

GESTIONE DEL CURATORE: «AMICHEVOLE CON EX CAMPIONI E TROFEO VICINI, A MAGGIO IL NUOVO CLUB». MA È ROTTURA

COI TIFOSI: «NOI PRESI IN GIRO»

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Il Vicenza neopromoss­o
Juventus. chiude il campionato
Nella foto l’allenatore al 2° posto dietro la capocannon­iere G.B Fabbri e Paolo della A con 24 reti, Rossi, che sarà da titolare nella conquistan­do il Nazionale, quarta così anche il...
1977-1978 Il Vicenza neopromoss­o Juventus. chiude il campionato Nella foto l’allenatore al 2° posto dietro la capocannon­iere G.B Fabbri e Paolo della A con 24 reti, Rossi, che sarà da titolare nella conquistan­do il Nazionale, quarta così anche il...
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Il Vicenza nonostante la crisi societaria e di risultati (1 punto in 4 gare) è fuori dalla zona playout. La squadra di Zanini ha 2 partite da recuperare, ma preoccupan­o le possibili penalità. Domani sfida al Renate. In foto la Curva...
STAGIONE 2017-2018 Il Vicenza nonostante la crisi societaria e di risultati (1 punto in 4 gare) è fuori dalla zona playout. La squadra di Zanini ha 2 partite da recuperare, ma preoccupan­o le possibili penalità. Domani sfida al Renate. In foto la Curva...
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