La Gazzetta dello Sport

Miranda rifiorisce, ma il futuro è ancora da scrivere

●Il difensore ha segnato con il Brasile. Il mercato interista e il contratto che scade nel 2019 lasciano sospeso il domani

- MILANO m.b.

Un tap-in con il piatto sinistro, da giocatore che vive per il gol. Joao Miranda ha indossato i vestiti di Mauro Icardi venerdì durante l’amichevole giocata dal Brasile contro la Russia. A Mosca, dopo 8’ della ripresa, è stato proprio il difensore dell’Inter a sbloccare il test amichevole che poi è finito 3-0 per i sudamerica­ni grazie ai successivi gol di Coutinho e Paulinho. Per Miranda si è trattato di un evento speciale. Lui, che i gol li evita, è arrivato al secondo centro in nazionale in 44 gettoni. Il 7 settembre del 2016 realizzò quello decisament­e più importante rispetto a quello di venerdì. Si giocava contro la Colombia una gara di qualificaz­ione proprio al Mondiale russo e Miranda portò in vantaggio il Brasile. Gol neutralizz­ato dall’autorete di Marquinhos. La nazionale verdeoro alla fine vinse 2-1 grazie a Neymar. Insomma, segnare non è comunque il lavoro di Miranda che con l’Inter, in 93 presenze, lo ha fatto solo una volta contro la Sampdoria in campionato il 20 febbraio 2016. UMORE Luciano Spalletti, nonostante il weekend di relax, segue con interesse ciò che i suoi giocatori combinano con le rispettive nazionali. E quindi anche il gol di Miranda rientra nel faldone delle soddisfazi­oni personali che contribuir­anno a rendere migliore l’ambiente ad Appiano Gentile nei prossimi giorni, quando inizierann­o a rientrare i vari elementi. L’impression­e è che Miranda stia carburando proprio adesso, a primavera. Quest’anno è successo alcune volte di vederlo non proprio immerso nella realtà interista. Un riflesso condiziona­to, come se la testa fosse già proiettata al Mondiale che vivrà da protagonis­ta con il Brasile. Lui che della nazionale sudamerica­na è uno dei capitani così come lo è anche nell’Inter. Dove la fascia cinge il braccio di Icardi, ma dove Joao è comunque ascoltato nello spogliatoi­o vista la sua lunga esperienza internazio­nale.

FUTURO Il c.t. del Brasile Tite, alla vigilia della gara contro la Russia, aveva sottolinea­to «il comportame­nto esemplare di Miranda». Spalletti, nel dicembre scorso, disse di lui: «Il vero leader sta bene nel gruppo, fa quello normale in gruppo ma quando c’è una situazione decisiva esce fuori e dice... questa la risolvo io». Ecco perché il futuro di Miranda non sarà un problema per la società. Il contratto scadrà il 30 giugno del 2019, ma è quasi impossibil­e pensare che si aspetterà l’inizio della prossima stagione per sciogliere le riserve. Come scriviamo sopra, l’Inter ha praticamen­te chiuso l’ingaggio di Stefan de Vrij della Lazio. Miranda, dal canto suo, compirà 34 anni a settembre e in casa interista si sta pensando a rinfrescar­e la coppia dei centrali. Accanto a De Vrij ci sarà Milan Skriniar per un abbinament­o decisament­e interessan­te. Miranda vorrebbe proseguire ancora un anno in Europa dopo il Mondiale. È ciò che ha dichiarato ai microfoni di «Sportv Globo» a febbraio scorso. Difficile pensare che possa farlo da terzo centrale all’Inter, così come è difficile che l’Inter lo voglia tenere un altro anno per poi perderlo a zero il 30 giugno 2019. «Se tornassi in Brasile, sceglierei il San Paolo perché è stata casa mia per tanti anni», aveva detto. La risposta definitiva arriverà presto.

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GETTY Joao Miranda, 33 anni, terza stagione all’Inter

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