Via in Australia tra voci e veleni: «bottone magico» per Hamilton?
●L'australiano supera al tie-break il fuoriclasse elvetico e lo spinge giù dal trono del ranking Atp
Nervoso, frettoloso. Quasi insofferente, Roger Federer si schianta contro Thanasi Kokkinakis, il giovane australiano che sembra finalmente uscito dal tunnel dei mille infortuni subiti. Alla fine non ha la meglio l’esperienza, la classe che è in grado di toglierlo d’impiccio anche nelle situazioni più complicate. Nel primo set fila tutto liscio per lo svizzero che chiude agevolmente 6-4, ma nel secondo parziale cala paurosamente al servizio e Kokkinakis si ritrova avanti 4-1 in un attimo grazie al break nel quarto game. Roger continua a non incidere e il giovane australiano ne approfitta per mettere in tasca il pareggio. Terzo parziale combattutissimo con Kokkinakis che proprio non ci sta a lasciare strada al più grande e lo porta al tie break. E ancora una volta è fatale al Re. Come la settimana scorsa contro Del Potro.
PER IL TRONO Il primo ostacolo è stato dunque insormontabile e costa il numero 1 l mondo a Federer, che aveva bisogno dei quarti di finale per mantenere saldo il posto sul trono mondiale. Per Federer però l’obiettivo sembrava essere marginale. Il 36enne svizzero che nella finale di Indian Wells ha visto interrompersi la striscia di imbattibilità del 2018 contro Del Potro, si è fermato di nuovo. Inaspettatamente contro un 21enne resuscitato da mille guai. Sembrava quasi che a Federer non interessasse il numero 1, continuava a ripeterlo: «Mi circola per la testa questa idea di mantenere il numero 1 al mondo, ma ammetto che non è una priorità».
DIFESA A Miami era arrivato per difendere il titolo, cosa che non gli è riuscita per un soffio una settimana fa nel deserto californiano, e che nemmeno questa volta gli è riuscita. Nel 2017 il Sunshine Double, a un anno di distanza, dopo un inizio di stagione in cui ha battuto il proprio record di imbattibilità, il Re si è inceppato. E dire che il k.o con Delpo sempre al tie break del terzo, sembrva dietro le spalle. «Non mi ci è voluto troppo tempo per scrollarmi di dosso la delusione — aveva spiegato il magnifico vincitore di 20 titoli dello Slam —. Probabilmente non sono riuscito a vincere perché avevo già avuto fortuna sufficiente negli ultimi 14 mesi, quindi se questo è il prezzo da pagare ben venga».
GIOVANI Non c’è solo Kokkinakis a festeggiare la Next Gen. Esordio positivo anche per Sascha Zverev che ha dovuto comunque soffrire per battere in tre set il Next Gen Daniil Medvedev. Avanza anche Denis Shapovalov, il mancino canadese, che al primo turno aveva annullato un match-point a Troicki, stavolta se l’è sbrigata alla svelta contro il bosniaco Damir Dzumhur, liquidato in due set. Avanti anche Frances Tiafoe, lo statunitense numero 63 del ranking mondiale, vincitore a Delray Breach lo scorso febbraio del suo primo titolo Atp. Largo ai giovani.