La Gazzetta dello Sport

Davies scatenato fa ruggire la Ducati Rea 4o torna leader

●Terzo successo in 4 gare della rossa. Melandri chiude solo 7o e cede il comando della generale

- Paolo Gozzi BURIRAM (THAILANDIA)

Continua il momento magico Ducati, su tutti i fronti. Dopo i trionfi di Marco Melandri in Australia e Andrea Dovizioso nella partenza MotoGP in Qatar, la rossa ha rotto il ghiaccio anche in Thailandia, dove la Kawasaki era imbattuta da 7 gare. Stavolta è stato il gallese Chaz Davies a far ruggire la Panigale, con una portentosa rimonta dalla terza fila. Unico rammarico il modesto 7° posto Marco Melandri aff litto dagli stessi problemi di instabilit­à lamentati sabato. La giornatacc­ia bis è costata la vetta Mondiale consegnata per 2 punti a un Jonathan Rea comunque giù dal podio (4°) dopo il successo di sabato, il 6° della serie a Buriram.

FRENI La svolta regolament­are impressa da Dorna non piace ai puristi della tecnica, ma ha mischiato le carte: 3 vincitori in 4 gare. Con 1100 giri motore tagliati d’ufficio, la Kawasaki vincitutto degli ultimi anni è tornata sulla terra, con Rea rallentato anche da problemi ai freni che hanno costretto al ritiro il compagno Tom Sykes. Il tre volte iridato, retrocesso in terza fila dalla norma salva spettacolo, era partito a razzo ma dopo un paio di grossi rischi ha tirato i remi in barca «perché volevo vincere, ma sono di nuovo primo nel Mondiale, quindi non è proprio andata malissimo». FATICA Battere Davies sarebbe stato comunque difficile. Perché il 31enne gallese, quando tutto fila, diventa una tigre. Si è sbarazzato in fretta del compagno Melandri, poi di Rea e infine si è fatto un sol boccone di Michael van der Mark e Alex Lowes, che hanno comunque completato il podio a conferma dei progressi compiuti dalla Yamaha. Partito a rilento in Australia, Davies è risalito a -12 punti da Rea «e fra tre settimane ad Aragon (Spagna) sarà come ripartire da zero». Con una Ducati così Melandri avrebbe potuto consolidar­e il primato, invece la sua Panigale ha continuato a essere instabile in rettilineo. «Abbiamo fatto tanti tentativi (anche montando una gomma posteriore diversa, n.d.r.) ma non abbiamo trovato la soluzione, comunque siamo tutti lì, sarà una stagione tirata e non mollo di un centimetro». Microfratt­ura al bacino, invece, per Eugene Laverty, caduto nel corso del 4° giro. Ma il pilota Aprilia non dovrà essere operato.

ARRIVO GARA 2 (20 giri, km 91,080): 1. Davies (GB-Ducati) in 31’23”406 media 174,093 km/h; 2. van der Mark (Ola-Yamaha) a 2”185; 3. Lowes (GBYamaha) a 3”884; 4. Rea (GB-Kawasaki) a 6”554; 5. Fores (Spa-Ducati) a 8”973; 6. Camier (GB-Honda) a 10”657; 7. Melandri (Ita-Ducati) a 17”523; 8. Razgatliou­glu (Tur-Kawasaki) a 21”618; 9. Savadori (Ita-Aprilia) a 25”435; 10. Jacobsen (Usa-Honda) a 27”076; 11. Hernandez (Col-Kawasaki) a 28”668; 12. Baz (Fra-BMW) a 29”004; 13. Ramos (Spa-Kawasaki) a 30”434; 14. Gagne (Usa-Honda) a 30”527.

CLASSIFICA MONDIALE (2 round su 13): 1. Rea punti 69; 2. Melandri 67; 3. Fores 60; 4. Davies 57; 5. Lowes 48; 6. van der Mark 45; 7. Sykes 43; 8. Camier 42; 9. Baz 21; 10. Razgatliou­glu 18. COSTRUTTOR­I: 1. Ducati punti 95; 2. Kawasaki 78; 3. Yamaha 53; 4. Honda 42; 5. Aprilia 23; 6. BMW 21; 7. MV Agusta 14.

PROSSIMO ROUND: 14-15 aprile Aragon (Spagna)

 ?? ALEX PHOTO ?? La festa di Chaz Davies con il suo team dopo il successo
ALEX PHOTO La festa di Chaz Davies con il suo team dopo il successo

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy