Quelli che in Russia non ci andranno: il mondiale è Napoli
●Non qualificati o esclusi, sono 7 i giocatori di Sarri che hanno una ragione di più per vincere lo scudetto
Quelli che il Mondiale lo vedranno in tv: il gruppo napoletano è parecchio folto. Le loro uniche emozioni sono affidate all’esito di questo campionato. Magari, conquistare lo scudetto potrebbe essere l’antidoto per alleggerire la delusione di chi dovrà anticipare le vacanze dovendo, per forza di cose, rinunciare all’evento calcistico dell’anno. Una condizione che, sotto sotto, non dispiacerà a Maurizio Sarri, o chi per lui se dovesse andare via, che potrà contare sugli esclusi «mondiali» già dal primo giorno di ritiro pre campionato, a Dimaro (Trento). Le motivazioni del mancato viaggio in Russia sono diverse, in ogni modo. C’è chi come Raul Albiol e José Maria Callejon, per esempio, resterà a casa solo per scelta tecnica – a meno di novità dell’ultimo momento, perché la loro Spagna sarà tra le protagoniste del Mondiale. Stesso discorso per Allan che non dovrebbe rientrare nella lista del Brasile. L’altra parte, invece, se ne starà al mare, perché Albania (Hysaj), Slovacchia (Hamsik) e Italia (Insigne e Jorginho) sono state eliminate nella fase a gironi: nessun clamore per l’uscita delle prime due, ma tanto scalpore per la mancanza della nostra Nazionale.
PIÙ RABBIA È quanto si aspetta Maurizio Sarri dal gruppetto degli esclusi. Da qui al termine del campionato non avranno altri impegni se non il pensiero di dover continuare a vincere per tirarsela con la Juventus fino alla fine. Per Albiol e Callejon la delusione è relativa, loro due hanno già superato la soglia dei trent’anni e sono fuori dal giro: il difensore conta 51 presenze nella nazionale spagnola, mentre l’attaccante appena 5. Entrambi sono due tra gli inamovibili di Sarri e prima di ogni altra cosa hanno un unico obbiettivo: vincere lo scudetto. Di rabbia ne avranno, certo, così come la stessa rabbia prevarrà anche in Allan e Marek Hamsik. Quest’ultimo è l’unico superstite del progetto Aurelio De Laurentiis avviato nel 2007, con la promozione in Serie A, per arrivare al titolo di campione d’Italia. Hamsik è a Napoli da 11 stagioni ed è sempre stato considerato un top player. Ma, negli ultimi anni, il suo rendimento è un po’ calato. In questo campionato è stato il giocatore più sostituito da Sarri. Questa potrebbe essere l’occasione vera per conquistare quello scudetto che gli manca per rendere unica la sua esperienza napoletana.
PIÙ DELUSI Il tonfo dell’Italia ha intristito gli unici nazionali del Napoli. Lorenzo Insigne ha vissuto l’incubo del playoff,
contro la Svezia. Dalla panchina ha assistito alla disfatta della Nazionale senza poterle dare una mano: Gian Piero Ventura l’aveva destinato alla panchina ed è lì che è rimasto per tutta la durata della gara. Una soluzione che è stata contestata da tutta l’Italia del pallone all’ex c.t. e che ha ferito l’attaccante napoletano. Il nuovo corso della Nazionale non è partito bene, Insigne ha deluso nell’amichevole contro l’Argentina, così come lo stesso Jorginho che nella sventurata notte di San Siro era in campo. L’ambiente napoletano è preoccupato, teme che dalla parentesi Nazionale possano
rientrare due giocatori delusi, amareggiati dai giudizi negativi della critica, ritenuti troppo eccessivi. Soprattutto per quanto riguarda la valutazione tecnica, giudicata insufficiente: strano per due giocatori le cui qualità non sono mai state messe in discussione. Ma c’è pure chi confida nella loro rabbia da mettere a disposizione del Napoli per questo finale di campionato. Soltanto lo scudetto potrebbe restituire alla pattuglia dei delusi quella gioia che, probabilmente, varrebbe più della partecipazione al Mondiale.
>I delusi sono Albiol e Callejon, Insigne e Jorginho, Allan, Hamsik e Hysaj
>Il tecnico conta anche sulla loro rabbia per la volata con la Juventus