LA NUOVA STAGIONE DEI TECNICI PIÙ ESPERTI
In attesa che il frullatore completi il giro pasquale - prossimo turno ravvicinato, recuperi, poi ancora in campo il 7-8 aprile - l’unica cosa certa è che la marcia dell’Empoli è sempre più convincente. Tra Frosinone e Palermo sarà duello fino in fondo, con il barometro del momento che pende verso la Sicilia ma che nel corso della stagione ha avuto diverse oscillazioni. Ma l’Empoli è l’Empoli, può guardarsi alle spalle e osservare incuriosito, e senza preoccuparsi più di tanto. Nessuno ha fatto 17 risultati utili in questo campionato, nessuno segna così tanto, nessuno dimostra con i fatti di essere veramente da Serie A come la squadra di Andreazzoli. Alla faccia delle cautele del tecnico, molto più convincente quando siede in panchina che nel comunicare.
Non è l’unico allenatore di una certa età a mettersi in evidenza (anche) fuori dal campo in questa fase del torneo. Lui lo fa soprattutto con i risultati, ci mancherebbe. Ed è eccellente. Gli altri no. Novellino l’ha fatto sabato mattina con l’uscita infelice verso i sordomuti, la settimana scorsa De Canio aveva mandato a quel paese il team manager (poi arrivato alle dimissioni) che aveva sbagliato una sostituzione, Cosmi ha reagito agli sputi dei tifosi dello Spezia litigando fino al malore degli spogliatoi, Tesser si è fatto espellere per la troppa rabbia. E non parliamo di Zeman, il cui nome torna a circolare per il Pescara, che nel frattempo si sarebbe portato avanti bloccando Bucchi per la prossima stagione: già, ma la società ha visto dov’è oggi la zona retrocessione?
Dopo lo scintillante girone d’andata, l’arrivo di questa ondata d’esperienza in panchina ha riportato il campionato su binari più lineari. O meglio: la monotonia resta un’altra cosa, ma i colpi di scena, i ribaltoni in extremis e le clamorose rimonte di fine 2017 ormai sono un ricordo. I punti pesano, per carità. Adesso conta la sostanza, ovvio. Così giocando però si perde quel sapore dolce che avevano i risultati della prima parte del torneo, anche le sconfitte. Meno male che qualche giovane resiste e conferma di avere qualità importanti. Su tutti Pippo Inzaghi, che sta portando il Venezia ben oltre le attese e, nella lista delle nuove proposte, è il più papabile per la A. Un difetto? Come suo fratello non è certo amico degli arbitri. Ma crescendo si migliora...