La Gazzetta dello Sport

Coronado da urlo È poker Palermo Il Carpi travolto

●Il brasiliano segna una tripletta e Tedino vola In gol anche La Gumina: troppo chiuso Calabro

- Alessio D’Urso INVIATO A PALERMO

Fatti più in là, Carpi. Il «Palermo do Brasil», trascinato da un magistrale Coronado (tripletta e altre magie), si regala un pomeriggio da leoni sbarazzand­osi degli emiliani e portandosi ad un punto dal Frosinone secondo in classifica con una gara in meno da recuperare. Grazie alla tripletta da urlo del genietto brasiliano, che per un giorno fa il Nestorovsk­i, e all’acuto di un ottimo La Gumina, i siciliani impongono il poker alla squadra di Calabro (reduce da due pareggi e due vittorie di fila senza subire gol) come conseguenz­a di una partita interpreta­ta alla costante ricerca del gol. E la corsa promozione continua in un crescendo di gioco e di entusiasmo.

DESTRO VINCENTE Al Barbera succede che i rosanero riportino a più miti consigli l’ex bestia nera Carpi (primo successo in casa contro gli emiliani tra Serie AeB)punendol’ atteggiame­nto ultradifen­sivo di Calabro e il suo eccessivo turnover. Tedino, per nulla sopraffatt­o dall’emergenza (sei nazionali out più Bellusci e Aleesami infortunat­i), tira fuori il meglio a disposizio­ne schierando Coronado dietro a La Gumina e tenendosi una carta di riserva (Moreo) in caso di necessità. Il tecnico riesce a prendere per il collo fin da subito l’avversario col suo 3-5-2 tutto verticaliz­zazioni e corridoi esterni e lo scuote finché non arriva il gol. All’esperto di fascia Rispoli, colui il quale ha il compito di allargare il campo, basta una sfuriata per spostare l’inerzia: sul corner originato da una sua percussion­e ostinata, al 17’, Verna stende in area Jajalo e dagli undici metri Coronado non sbaglia con un destro all’incrocio. Quando il Palermo alza il ritmo, il Carpi si copre con 5 dietro nella speranza di un contropied­e fulminante: circostanz­a che si materializ­za in un’occasione nel finale di tempo, quando lo stesso Verna impegna in tuffo Pomini dai venti metri, prima di un nuovo assalto rosanero con tiro finale dalla distanza di Gnahoré sul quale Colombi si mostra reattivo.

DA MANUALE Alla ripresa del gioco il Palermo archivia la pratica già al 2’ in fondo ad un’azione da manuale avviata da Jajalo, rifinita da Rispoli e trasformat­a in gol ancora da Coronado dopo un movimento sul secondo palo che è una gioia per gli occhi dei presenti. Siciliani che si confermano micidiali nei primi 10’ del secondo tempo (quarta gara consecutiv­a con almeno un gol ad inizio ripresa) e anche spietati nel prosieguo della sfida con la zampata di La Gumina, lesto ad insaccare l’assist dalla sinistra di Rolando, a sua volta illuminato ancora da Jajalo, e con il terzo gol personale del numero dieci rosanero, stavolta autore di un destro a giro sul secondo palo da applausi. Costretto all’angolo, il Carpi non vede la luce e, anzi, rischia la manita, se Colombi al 44’ non deviasse sul palo il bolide di Murawski dal limite dell’area. Così il Palermo chiude in bellezza spingendo più in là la serie utile: quarto risultato utile di fila e una sensazione, per una volta, di orizzonti illimitati.

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IL NUMERO

I nazionali assenti nel Palermo: Struna, Posavec, Trajkovski, Chochev, Balogh e Nestorovsk­i

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LAPRESSE Igor Coronado, 25 anni, e la maglia con dedica alla moglie

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