Si rivede Pascolo Milano sola in vetta Avellino, crisi nera
●Dada migliore in campo, Goudelock dà segni di vita Pianigiani: «Gara solida dopo giorni massacranti»
Due punti dal valore immenso. Dopo l’imbarazzante eliminazione in Coppa Italia, Milano si è rifatta il trucco. Ma se in Eurolega il bilancio è rimasto quello solito, mediocre, in campionato la squadra fila che è un piacere. Ad Avellino è arrivata la 6a vittoria consecutiva, di platino, perché elimina i campani dalla lotta per il vertice (ribaltato anche il 2- dell’andata) con una prova di sostanza, intelligente, considerando il peso dell’avversaria. La domenica, poi, trova ulteriore motivo di gioia: col k.o. di Venezia l’Olimpia è sola in testa alla classifica.
TIRI Pianigiani ancora non conosce questo lieto evento quando si presenta in sala stampa, ma trova modo di elogiare i suoi. «Venivamo da due gare settimanali in Eurolega e non è mai facile giocare bene quando ci sono – dice –: ecco perché, considerato che affrontavamo Avellino, la nostra è stata una gara solida, di sostanza, dopo giorni massacranti. Anche nel 1° quarto ero tranquillo, perché erano stati troppi i tiri aperti errati. La gara comunque ha preso la giusta direzione quando abbiamo alzato le percentuali nel tiro da due. Sono contento per le poche palle perse, 6, a testimonianza di una presenza mentale alta». Il coach ha indicato le percentuali da due come chiave della partita. Milano è passata dal 3/15 della prima frazione e 6/13 nella 2a , a 6/10 e 7/9 nelle ultime due. Il tutto si traduce con una lucidità da grande squadra che ha trovato in Pascolo il jolly vincente. All’inizio, accanto a Cusin e Abass, il suo volto faceva trasparire solo tristezza. Ma una volta messo in campo, Dada è tornato quello di un tempo, decisivo in attacco e in difesa, sempre lucido nel seguire le azioni, mettendo così a sedere un irritante Kuzminskas. E all’ennesimo canestro è stata bella la reazione della panchina, praticamente entrata in campo per manifestare la gioia nel vedere il compagno mvp. Senza Theodore, Milano ha avuto un buon Cinciarini, bravo a tenere sempre in ritmo i suoi, mentre Goudelock è tornato a guadagnarsi la pagnotta dopo un inizio tragico, con un 3° quarto che ha fatto mettere la prima freccia a Milano.
GAS Avellino è in crisi. Come dice il patron De Cesare (ieri tornato dopo tre mesi a seguire la squadra): «Sembra un paradosso, ma la Sidigas ha finito il... gas». Primi al termine dell’andata, ora gli irpini scontano un ritorno deficitario, con 3 vittorie e 5 sconfitte. I problemi sono un po’ ovunque, dal settore piccoli con Filloy e Fitipaldo smarriti, a quello dei lunghi, dove è vera emergenza. Ci sono grosse preoccupazioni per N’Diaye, il cui rientro previsto per metà aprile sembra allontanarsi, mentre Lawal venerdì si è procurato una distorsione al ginocchio operato: entrambi saranno vista nei prossimi giorni a Villa Stuart a Roma. «Dopo il 50-34 nella valutazione che ha fruttato solo 3 punti di vantaggio avevo capito che la ripresa ci avrebbe procurato problemi...», le parole di un amaro Sacripanti.