La Gazzetta dello Sport

SOLO UNITI SI VINCONO I GIOCHI

- Di UMBERTO ZAPELLONI

V oglia di Olimpiadi. Schiaffegg­iato da Roma, il Comitato Olimpico Italiano ci riprova con il ticket Milano/Torino che nelle sue intenzioni significa Milano e Torino, ma qualcuno vorrebbe intendere come Milano o Torino.

Voglia di Olimpiadi. Irresistib­ile. Come quella di un bambino davanti all’uovo di cioccolata da scartare. Schiaffegg­iato da Roma, il Comitato Olimpico Italiano ci riprova con il ticket Milano/Torino che nelle sue intenzioni significa Milano e Torino, ma qualcuno vorrebbe intendere come Milano o Torino. A Bach, numero 1 del Cio, insieme alla lettera del Coni sono arrivate anche quelle di Sala e Appendino, i due sindaci coinvolti e in extremis anche del sindaco di Cortina e di Zaia. Sarà il Cio a decidere chi invitare a presentare la candidatur­a. Malagò tifa per Milano con Torino, sapendo che una seconda chance per la sola Torino è improbabil­e, se non impossibil­e. Il presidente del Coni non vuole guerre intestine che potrebbero far naufragare subito il sogno. Ma il suo è un sogno quasi impossibil­e perché è bastato il comunicato di ieri per far saltare il tappo e versare lo champagne sul tavolo.

La candidatur­a doppia permettere­bbe di abbattere i costi, riducendo gli ostacoli che hanno fatto deragliare il treno di Roma 2024. L’idea è geniale e poggia su un dossier di fattibilit­à che la rende molto credibile. Un dossier che chiedeva come organizzar­e i Giochi 2026 a Milano e che in risposta, per contenere i costi, ha aggiunto alcuni impianti di Torino e delle Valli Olimpiche. Milano lo sposa con grande entusiasmo (ci sarebbero da costruire solo il palazzo dello sport di cui la città ha bisogno e il villaggio olimpico) Torino al momento preferireb­be fare da sola come nel 2006. In più si aggiunge Cortina con le Dolomiti patrimonio dell’Unesco che non ci stanno a restare escluse. Siamo alle solite. Diamo l’impression­e di non riuscire a metterci d’accordo neppure tra di noi... E ancora non c’è neppure il Governo che dovrà appoggiare il tutto... Le intenzioni sono buone, anzi ottime. Ma il rischio è di andare ancora a sbattere contro un muro che ci costruiamo da soli. Esattament­e come abbiamo fatto con Roma quando a dire il vero hanno disfatto tutto i Cinque Stelle. Sarebbe un altro delitto perfetto. Anzi un suicidio.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy