Inter Carica da 110
Beccalossi: «La rosa vale la Champions» Galante: «San Siro può solo caricarti»
Il calcio balilla della Gazzetta dice che il Becca è più bravo di Galante: finisce 3-2 per l’ex numero 10 interista grazie a una saetta travestita da «golden gol». «Ma in campo avrei faticato meno a marcarlo: non correva...»: Fabio replica a Evaristo con il sorriso sulle labbra
EVARISTO BECCALOSSI SUL BRASILIANO
nei corridoi della redazione al termine dell’incontro organizzato per presentare il volume edito dalla Gazzetta dello Sport per festeggiare i 110 anni di vita dell’Inter: «1908-2018 Solo Inter: uomini, storie, gol e partite leggendarie».
STORIA Il momento è buono per parlare della storia dell’Inter e di quello che l’Inter potrà scrivere nella storia futura. «A 22 anni, appena arrivato, dormii con la maglia nerazzurra – ricorda Beccalossi –: mi guardai allo specchio dopo aver segnato in un torneo estivo in Versilia contro Fiorentina e Hertha Berlino. Mi sembrava quasi esagerato quel 10 che mi diedero, la portai grazie anche all’incoscienza. La storia dell’Inter dice che i tifosi non amano il vivere piatto, cercano
●Due grandi ex in Gazzetta. Fabio: «Spalletti trasmette senso di appartenenza». Evaristo: «Qui qualità che altri club non hanno»
emozioni in continuazione». «Basta aprire questo libro per capire qual è il significato profondo dell’Inter – aggiunge Galante –. Grandi campioni, grandi trofei, un grande club. Mi resta un sentimento forte se ripenso agli anni in nerazzurro. Posso dire di aver giocato con tanti fuoriclasse, tra cui Ronaldo, il Fenomeno: in allenamento mi faceva fare bella figura…». Aria distesa, il tema nerazzurro galleggia nell’aria e il vento della quotidianità lo riporta all’Inter di Spalletti. «Luciano trasmette il senso di appartenenza, lui può aiutare qualsiasi giocatore – spiega l’ex difensore –. Ho giocato con lui a Empoli, lo ricordo come un combattente. L’Inter può arrivare tra le prime quattro, ma sarà lotta fino alla fine con Roma, Lazio e Milan». E qui i pareri differiscono: «Non credo che il Milan rientri – si inserisce Beccalossi –. Sarà una volata fino alla fine, però i rossoneri secondo me sono fuori dalla lotta Champions. Tornando all’Inter, questa rosa ha qualità che altre squadre non hanno. Anche morali, perché i giocatori si aiutano tra di loro e in questo c’è molto di Spalletti».
TEMI I denti su cui le lingue battono sono quelli di identità, appartenenza, motivazioni. «Uno stadio come il Meazza ti può dare il 20-30% in più, certamente non ti mette addosso ansia – è il pensiero comune di Beccalossi e Galante –. Per questo si preferisce sempre giocare in casa piuttosto che in trasferta». Domani il campionato riprende e a Milano arriva il Verona. Il primo passo di una settimana che prevede poi il derby e la trasferta di Torino contro i granata di Walter Mazzarri. «Mi sembra che la squadra arrivi bene a questa fase del campionato – analizza Galante –, sia dal punto di vista fisico sia da quello psicologico. E con l’occhio del difensore vedo equilibrio per come è strutturata la fase difensiva. La squadra ragiona di reparto e non sui singoli. Chiaramente abbiamo tutti davanti agli occhi la stagione di Skriniar: forte fisicamente, ha personalità ed è bravo anche in fase di impostazione». Beccalossi invece per natura sporge l’occhio più avanti, verso la trequarti. «Rafinha ha colpi e qualità – spiega –, bisogna aspettare solo che recuperi completamente la forma».
FUTURO E PASSATO E quindi via alla rincorsa Champions per rimettere l’Inter nella competizione più importante a livello continentale. «La famiglia Zhang sta lavorando per rendere più competitiva la squadra – commentano i due ex –. Le basi ci sono e sono pure solide». La chiusura è sui ricordi: un flash sulla carriera in nerazzurro. «Stagione 1980-81, semifinale di Coppa Campioni, Inter-Real Madrid: l’intero Meazza che acclama il mio nome. Da brividi...» ricorda ancora emozionato il Becca. «La vittoria in Uefa, il primo trofeo di Massimo Moratti: un torneo pazzesco», sorride Galante.
RAFINHA HA COLPI E TECNICA, BASTA ASPETTARE CHE SIA AL TOP
VEDO EQUILIBRIO NELLA SQUADRA E SKRINIAR HA PERSONALITÀ FABIO GALANTE SULLA FASE DIFENSIVA