La Gazzetta dello Sport

Zielinski e la svolta buona Sarri gli regala il Napoli

● Sempre meglio a gara in corso, ma il ruolo di 12° uomo gli va stretto Solo 9 partite da titolare: con il Sassuolo l’occasione per accelerare

- Gianluca Monti NAPOLI

L’etichetta di dodicesimo uomo non gli piace anche perché a lui, in generale, le etichette non piacciono. Piotr Zielinski è un ragazzo semplice, lontano dagli stereotipi del calciatore tipo. Due grandi amori, la fidanzata Laura ed il labrador Mia, altrettant­i amici fidati, l’ex empolese Pucciarell­i ed il compagno di stanza Marko Rog, e praticamen­te nessun vizio (frequenta pochissimo Napoli anche perché la casa fuori città è splendida con tanto di piscina). Uno stile di vita regolare per quello che Sarri definisce un talento straordina­rio al punto da paragonarl­o a Kevin De Bruyne. Prima e dopo gli allenament­i, pranzo e cena in un ristorante sul lago di Lucrino, dove un tempo c’era la «rotonda Cavani». Zielinski lì si sente a casa, si confessa con le persone a lui più vicine ed esprime loro il suo desiderio di voler dare di più alla causa azzurra.

FIDUCIA Il momento è arrivato, domani contro il Sassuolo tornerà titolare e avrà l’occasione per dimostrare, appunto, di non essere solo una riserva di lusso. Fin qui, in campionato è subentrato diciotto volte mentre è partito soltanto in nove circostanz­e dal via. La sensazione che ha trasmesso è quasi sempre la stessa: meglio a gara in corso, quando c’è da spaccare in due le difese o da alzare vertiginos­amente il ritmo per modificare un risultato. Tre le reti alzandosi dalla panchina (compresa la deviazione su tiro di Mario Rui al San Paolo contro la Lazio), due i gol quando Sarri gli ha dato fiducia da subito. Ecco, forse la fiducia è proprio ciò di cui ha più bisogno perché spesso è parso contratto quando gli si è presentata l’occasione di imprimere una svolta alla sua stagione. Il suo percorso di crescita ricorda un po’ quello di Mertens, che poi ha trovato la definitiva consacrazi­one cambiando ruolo

(cosa che Zielinski ha già fatto passando da trequartis­ta a mezzala) e trovando continuità di impiego. L’esplosione di Allan, invece, ha costretto «Zielu» a mordere un po’ il freno rispetto ad inizio campionato, ma adesso il ventitreen­ne di Zabkowice Slaskie (Zielinski compirà 24 anni il 20 maggio, il giorno in cui finirà il campionato) arriva a questo rush finale con tanta benzina nel motore e particolar­mente carico.

RISPETTO In estate lo aspetta la vetrina Mondiale (Piotr ha una clausola da 65 milioni di euro) ed è reduce dal gol vittoria segnato con la sua Polonia contro la Corea, per la gioia del suo grande estimatore Boniek. Zielinski non vuole fermarsi più: sa perfettame­nte che Hamsik (con il quale condivide il barbiere) è rimasto fermo dieci giorni e che ieri ha fatto solo la parte tattica in gruppo senza forzare, per cui è cosciente che quella di domani in casa del Sassuolo sarà la «sua» partita. Non vuole scalzare Hamsik, sempliceme­nte non farlo rimpianger­e. Del resto, Zielinski rispetta il capitano (ad Empoli indossava il numero 17, a Napoli non si è azzardato a chiederlo) ma non si sente inferiore. Specie in area avversaria non è da meno dello slovacco visto che in questa stagione sono aumentati i palloni giocati nei sedici metri avversari (37 fin qui) ed è pure migliorata la percentual­e dei suoi tiri che hanno centrato lo specchio della porta (42%). Dati che evidenzian­o i progressi di Zielinski e dei quali Iachini farà bene a tenere conto.

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Piotr Zielinski, 23 anni, centrocamp­ista polacco, al Napoli dal 2016

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