La Gazzetta dello Sport

Doppio Palermo: passa in tribunale e anche in campo

●>espinta l’istanza di fallimento e battuta l’Entella La Gumina e un’autorete tengono in alto Tedino

- Alessio Da Ronch INVIATO A CHIAVARI (GE)

Solidità, tecnica, un pizzico di fortuna e Coronado. Il Palermo batte l’Entella e prosegue il suo inseguimen­to al vertice della classifica, non senza brividi. La squadra di Tedino, infatti, si complica la vita nel finale, quando allenta la presa su un’Entella coraggiosa e soffre nel finale confuso. La giornata dei siciliani, però, è speciale, completata com’è dal successo colto anche in tribunale, visto che l’istanza per il fallimento della società è stata respinta. PROTAGONIS­TA Chi indirizza le sorti della sfida è il brasiliano Coronado, schierato da Tedino (che si presenta allo stadio in auto e non con il pullman della squadra a causa di un’influenza per non rischiare di contagiare i giocatori) come seconda punta, a completare il reparto con La Gumina, abile a non dare punti di riferiment­o ai liguri, partendo da destra ma cercando poi lo spazio ideale su tutto il fronte dell’attacco e facendosi trovare spesso puntuale anche a dettare i ritmi a centrocamp­o. È lui la vera anima della squadra, sempre pronto a correre in aiuto dei compagni, e per questo vero punto di riferiment­o. Strepitoso nel finale per come congela il pallone, rallentand­o i ritmi e annacquand­o i rischi. Unica pecca una sceneggiat­a su un buffetto di Benedetti con la quale comunque non è riuscito a ingannare l’arbitro.

SPRINT Il Palermo sblocca la sfida in fretta, al 17’, con Coronado in percussion­e, Crimi che pare bloccarlo ma poi cade, la palla filtra verso La Gumina, abilissimo a eludere la guardia di Cremonesi e a battere Iacobucci. Struna e Rajkovic schiantano fisicament­e La Mantia, mentre Jajalo fa diga davanti a loro. Il Palermo così sembra in controllo con facilità. Solo De Luca, poco prima dell’intervallo, si rende pericoloso con un destro di poco alto. Più passa il tempo, però, più la squadra di Tedino pare accontenta­rsi. Il raddoppio arriva nel momento più inaspettat­o, quando, tra l’altro, l’Entella si sta sistemando a 4 in difesa e forse proprio per quello è mal posizionat­a: rinvio lungo, rimpallo che sembra liberare Gnahorè e tocco disperato di De Santis, che indirizza il pallone nella propria porta.Iaco- bucci tocca, ma la palla carambola sul palo e poi si infila in rete. È il 29’ e la sfida pare chiusa. Non è così.

REAZIONE L’Entella ha il merito di non arrendersi mai. Aglietti quello di trovare le mosse giuste per complicare la vita a Tedino: prima passa al 3-4-1-2, inserendo Aramu alle spalle di La Mantia e De Luca. Poi rischiando il tutto per tutto con Troiano al posto di un Acampora ormai stanco e poco lucido, e passando al 4-2-4. Gatto, al 35’ trova, con un po’ di fortuna e una deviazione, il gol della speranza. Poi Aramu ci prova in tutti i modi, andando vicino al gol in due occasioni. Nel recupero pure Ceccarelli si trasforma in centravant­i aggiunto, inutilment­e, ma l’Entella, pur sconfitta, si può godere la buona notizia del rientro, positivo, di Troiano, suo elemento fondamenta­le.

 ?? LAPRESSE ?? Antonino La Gumina, 22 anni, esulta dopo il gol all’Entella
LAPRESSE Antonino La Gumina, 22 anni, esulta dopo il gol all’Entella

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