La Gazzetta dello Sport

Il Brescia si sblocca con i suoi attaccanti Pescara, crisi nera

- Gian Paolo Laffranchi BRESCIA

Il bello (e il brutto) del calcio è in una ripresa in cui succede tutto e il contrario di tutto. Il Brescia che cambia marcia e torna a segnare con le sue punte, il tirassegno che trova un protagonis­ta volontario nel portiere del Pescara, che soffre da matti eppure all’ultimo istante ha la chance del pari. E la sbaglia. Limiti e imprecisio­ni normali, per uno scontrosal­vezza vietato ai deboli di cuore. Alla fine prevalgono i bomber: Caracciolo e Torregross­a, che si sbloccano e ridanno ossigeno a una squadra che non vinceva dal 24 febbraio (successo esterno sul campo del Foggia). Il Pescara passa in vantaggio, assapora il colpaccio, ma cala alla distanza e si ritrova agganciato in classifica. E adesso Epifani rischia (ma pare escluso che torni Zeman).

AZZARDO Boscaglia sorprende Epifani al primo minuto azzardando il doppio centravant­i con tanto di trequartis­ta assaltator­e a supporto (Bisoli sostiene Caracciolo e Torregross­a), e con i piedi buoni di Tonali e Ndoj contempora­neamente titolari nel mezzo. Difesa a 4 consueta contro quella a 3 degli

abruzzesi, nient’affatto zemaniani: attenti a non scoprirsi, accorciano costanteme­nte, si compattano e poi pungono spingendo, in particolar­e, sulla fascia sinistra. Da lì nasce il vantaggio firmato da Coulibaly, ispirato da Bunino e agevolato da uno scivolone clamoroso di Somma. Vantaggio però non casuale; in precedenza il Pescara aveva già centrato lo specchio due volte. Il Brescia, al contrario, fatica ad inquadrare la porta finché torna ad ag-

grapparsi a Torregross­a, a segno con un movimento da attaccante vero: controllo e girata rabbiosa a coronament­o di un’azione avviata da Tonali, sempre impression­ante per la personalit­à a soli 17 anni, rifinita da Bisoli e Caracciolo.

GOL DECISIVO Il gioco del Brescia non è fluido, per questo Boscaglia cambia spesso modulo e uomini. Con l’ingresso di Spalek per Ndoj aumenta la pressione offensiva. Il Pescara soffre lo spostament­o in avanti del baricentro avversario e va sotto. Curcio, subentrato a Longhi, cerca a ripetizion­e con il suo mancino educato la testa di Caracciolo: Fiorillo prima è miracoloso, poi nulla può. Ancora Caracciolo e Torregross­a sfiorano il bersaglio, mentre Fiorillo dice di no a una punizione di Curcio. E in extremis Cocco si fuma il pareggio mancando la porta da due passi.

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LAPRESSE L’esultanza dei giocatori del Brescia dopo il 2-1 sul Pescara
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