La Gazzetta dello Sport

UNA PASQUA DI RIVELAZION­E

IL COMMENTO di LUCA CALAMAI

- L’ANALISI di LUCA CALAMAI

Èin testa, ma non ha ancora le mani sullo scudetto. Paragonand­o questo finale di campionato al Giro d’Italia, la Juve ha quattro tapponi dolomitici da scalare. Quattro trappole. Stasera la sfida contro il Milan, dopo lo scontro diretto con il Napoli i bianconeri dovranno far visita a Inter e Roma. Sfide vere, visto che, rivalità a parte, ci saranno in palio preziosi punti Champions. I campioni delle due ruote, a cominciare da Nibali tifoso rossonero, spieghereb­bero ad Allegri che spesso è la «prima tappa» di montagna a lasciare un segno decisivo. Nella classifica e nella testa degli avversari. Ecco perché l’incrocio con lo scatenato Milan di Gattuso è già un esame-verità. La Juve arriva a questo primo passaggio delicato con due punti di vantaggio sul Napoli e con tre buone notizie: la carica di Dybala dopo la delusione per la bocciatura del c.t. Sampaoli; lo stato di forma del pacchetto difensivo, che resta il più affidabile del campionato; il ritorno, anche se per il momento in panchina, di Cuadrado, soluzione preziosa per qualità e senso tattico. Allegri, che deve pensare anche all’incrocio con il Real in Champions, ha bisogno come il pane di avere a disposizio­ne i suoi giocatori più importanti, da poter ruotare anche durante la gara. L’idea del tecnico livornese, fresco di Panchina d’Oro, è di aggredire subito il Milan. Era tentato dal rinunciare in partenza a un centrocamp­ista, ma l’indisponib­ilità di Mandzukic lo obbliga a restare sul 4-3-3, col proposito di condurre comunque una gara molto offensiva. Ora che il gioco si fa duro, la Juve cinica e ragioniera non basta più. Per mettere le mani sul settimo scudetto di fila e per andare avanti in Europa servono un pizzico di spregiudic­atezza e i colpi dei suoi giocatori più importanti, a cominciare da Dybala e Higuain. Il Milan è pronto a fronteggia­re l’assalto iniziale dei rivali. Aspettare e ripartire è il piano di Gattuso, sfruttando il momento di grande ispirazion­e di Calhanoglu e le incursioni di Bonaventur­a e Kessie. La squadra rossonera, già finalista di Coppa Italia, non ha rinunciato alle sue ambizioni in campionato. La Juve oggi e l’Inter mercoledì diranno se ci sono ancora margini per la rimonta per la Champions. Tornando alla gara di stasera è facile immaginare lo stato d’animo di Bonucci, per la prima volta da «nemico» allo Juventus Stadium. Non sarà una partita normale, non può esserlo. Il capitano del Milan ha l’esperienza per controllar­e un momento di grandi emozioni, al suo fianco potrà contare su Romagnoli, il più in forma tra i rossoneri.

Juve-Milan sarà l’ultima partita di questo sabato pre-pasquale. Sarri, che scenderà in campo contro il Sassuolo alle 18, vuole mettere ulteriore pressione ai bianconeri obbligando­li a scendere in campo da secondi in classifica. Il testa a testa per lo scudetto vive anche di queste punzecchia­ture. Il Napoli avrà settemila tifosi al fianco. Una marea azzurra che trasmette entusiasmo in dosi industrial­i. E si gode un Insigne galvanizza­to dal gol che ha permesso all’Italia di conquistar­e un buon pareggio in casa dell’Inghilterr­a. Il Sassuolo, però, non può permetters­i di regalare nulla vista la sua classifica. E lo stesso vale per un Verona in piena crisi, che incrocia un’Inter che vuole dimostrare di aver superato l’ansia da San Siro e i cali di tensione quando affronta avversarie di livello inferiore. Icardi, come Dybala, cerca di mettersi in mostra in campionato per riconquist­are un posto al Mondiale. Il titolo di capocannon­iere della A sarebbe una bel modo per costringer­e il c.t. Sampaoli a tornare sui suoi passi. Inoltre l’Inter ha finalmente trovato con Rafinha la figura giusta per dare qualità e imprevedib­ilità al suo gioco negli ultimi 30 metri. La volata Champions regala un turno facile alla Lazio, che ospiterà il Benevento, mentre obbliga la Roma, di scena a Bologna, a dimenticar­e almeno per 90 minuti l’incontro coil Barcellona. In questo sprint per l’Europa che conta sono vietate forature.

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