Douglas Costa e Suso: jazz e fantasia sulle fasce
L’angolo del jazz, della libera improvvisazione con pallone: Douglas Costa contro Suso, e tutti a vedere che succede. Non è questione di bravura, è ritmo. Il leader tecnico della Juve è Dybala... e non si discute. Nello spogliatoio del Milan quando parla Bonucci si fa silenzio, ma non è questo il discorso. Il fatto è che Suso e Douglas Costa sono i giocatori che aumentano i battiti di Juve-Milan. Intanto, hanno ammiratori speciali: Douglas ha preso i complimenti di Tite, c.t. del Brasile, Suso da ragazzino pare avesse colpito Valdano, giudice aristocratico e severo. Poi, per caratteristiche, si somigliano: sono sotto al metro e 77, non superano i 70 chili ma creano la superiorità come nessuno. Douglas Costa lo fa con le accelerazioni, che possono dare fastidio a Rodriguez. Suso fa danni portando la palla al guinzaglio e cercando la porta col sinistro. Il grafico a fianco mostra come quei due dribblino in zone diverse. DC sparpaglia le sue giocate per tutto il campo, anche perché può giocare a sinistra, Suso si accanisce sulla fascia, habitat naturale. In comune, un obiettivo: i micro-attaccanti giocano per un maxitorneo come il Mondiale. Hanno speranze, ma avversari pazzeschi. Per Douglas nel Brasile, gestibili: Coutinho, Willian, Firmino, Renato Augusto, Talisca, alcuni molto diversi da lui. Per Suso nella Spagna, irreali: Silva, Isco, Asensio, Iniesta, Thiago, Saul, Luis Alberto, Koke, Lucas Vazquez. Aiuto.