La Gazzetta dello Sport

Non peccate perché Pjanic e Calhanoglu vi puniranno

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Tutti fermi, punizioni. Juventus e Milan hanno specialist­i di livello europeo. Calhanoglu si è costruito una fama mondiale ma non segna con palla ferma da settembre 2016: punizione da una trentina di metri alla Croazia. È passato un anno e mezzo. Pjanic in quello spazio ha fatto gol al Bologna e al Milan calciando sul primo palo da sinistra, allo Sporting con una classica «Del Piero» sopra la barriera, alla Grecia da lontano. Al momento, Pjanic è superiore ma Calha dà la sensazione di essere a un gol dalla svolta. In campo è cresciuto, da fermo potrebbe ritrovare fiducia con un gol (e allo Stadium varrebbe triplo). Nel confronto, notare le caratteris­tiche. Calhanoglu è più un fantasista della punizione. Quando le righe rossonere sulla maglia erano orizzontal­i - Bayer Leverkusen, non Milan - segnò in tanti modi. Contro l’Hoffenheim calciò forte, da lontano. Contro il Kaiserslau­tern, aggirò la barriera. Contro il Borussia Dortmund, sfidò il portiere da metà campo, senza barriera, e passò all’esultanza. Pjanic è più specifico: fa male appena oltre il limite dell’area. Nota a margine: Juve e Milan, pur apprezzand­o il genere, non si negano variazioni sul tema. Alla Juve, tira spesso Dybala. Al Milan, Suso e Ricardo Rodriguez hanno calciato col sinistro e fatto gol. Per i difensori, regola che va sempre bene: prego astenersi dal fallo banale.

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Miralem Pjanic, 27, e Hakan Calhanoglu, 24. Con Bosnia e Turchia fuori dal Mondiale GETTY

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