C’è ancora Brozovic «Tabù indigestione» da sfatare subito
●Negli ultimi anni mai una vittoria dopo una goleada come quella di Genova. Avanti con i soliti 11
Squadra che vince non si cambia. Sembra essere questa l’intenzione di Spalletti in vista del Verona. Nessun pensiero dunque al mercoledì da leoni contro il Milan o alle successive trasferte di Torino e Bergamo. Il modo migliore di preparare il derby è battere la squadra di Pecchia, nella speranza che i diffidati D’Ambrosio e Brozovic (oltre a Eder e all’infortunato Ranocchia) evitino un’ammonizione che costerebbe loro il derby. Conferma dunque per il centrocampo varato contro il Napoli, con Gagliardini, Brozovic e Rafinha a disporsi secondo le situazioni di gioco, col brasiliano che si alternerà tra il ruolo di trequartista e quello di mezz’ala. «Rafinha mi ha dato tanti segnali positivi - ha detto Spalletti -. Quando gli ho chiesto se gli piace l’Inter, o Milano, mi ha sempre risposto di sì». Due settimane in più di allenamenti dovrebbero anche avere migliorato una condizione già in netta crescita prima della sosta, nel 5-0 in casa della Sampdoria. Ma i segnali giusti erano arrivati anche da Brozovic, che lunedì aveva rinunciato al giorno di riposo per allenarsi ad Appiano con il resto del gruppo.
RISCHIO INDIGESTIONE La cornice sarà quella delle grandi occasioni, visto che sono attesi 60mila spettatori, anche se difficilmente tutti gli oltre 30mila abbonati saranno al Meazza a causa delle vacanze di Pasqua. Soprattutto con la spinta dei propri tifosi, l’Inter non può sbagliare e per tenere alta la tensione Spalletti potrebbe ricordare ai giocatori come nelle ultime tre occasioni dopo un’indigestione di gol - con almeno 5 reti di scarto come a Genova - i nerazzurri non sono mai riusciti a ripetersi. Nel settembre 2014 fecero 7-0 col Sassuolo ma poi pareggiarono col Palermo e, dopo un 2-0 sull’Atalanta, persero contro Cagliari e Fiorentina. Nel marzo scorso al 7-1 con l’Atalanta seguì un 2-2 in casa del Torino e poi l’inabissamento a partire dalla sconfitta interna con la Sampdoria. Per finire, il 5-0 al Chievo del 3 dicembre portò a peana da scudetto con l’Inter capolista solitaria e lo 0-0 di sei giorni dopo allo Juventus Stadium fu ritenuto un grande risultato. Ma poi Icardi e soci hanno fatto 8 punti nei nove turni successivi. Un piccolo tabù da sfatare per dimostrarsi davvero da Champions.