La Gazzetta dello Sport

RESTO E RADDOPPIO

L’Inter e la ricarica Spalletti «L’anno prossimo ancora qui»

- Mirko Graziano INVIATO A APPIANO GENTILE (CO)

«Le dimissioni di Sabatini non devono lasciare negatività Questo Kondogbia ci farebbe comodo e se non viene riscattato...»

PERCHÉ VEDERE INTER-VERONA Reduci da opposti 5-0, le due squadre hanno assoluto bisogno di punti. Ai veneti un pareggio andrebbe benissimo, mentre per i nerazzurri sarebbe un disastro in vista del derby. Meazza, ore 15

L’OBIETTIVO

«Ce lo porteremmo dietro per sempre un mancato ingresso in Champions...»

«Questo Kondogbia ci farebbe comodo, e se il Valencia non lo riscattass­e...»

«Io l’anno prossimo sarò l’allenatore dell’Inter». Luciano Spalletti resta allineato. E sfodera grande senso di appartenen­za e un certo aziendalis­mo nella settimana in cui Walter Sabatini ha clamorosam­ente salutato tutti e il club ha ribadito con forza come l’obiettivo Champions sia di fatto obbligator­io.

SENZA ALIBI... Insomma, Suning continua a non avere dubbi: questa è una rosa che vale l’ingresso nell’Europa che conta secondo i vertici cinesi e la stessa anima italiana del club, come ha recentemen­te spiegato l’a.d. nerazzurro Antonello. Ci sarebbe da discutere, ma è lo stesso Spalletti a eliminare di fatto qualsiasi alibi per se stesso e per la squadra da qui a fine stagione. «Devo fare in modo che i ragazzi diano sempre il massimo, e attraverso il loro massimo bisogna raggiunger­e il nostro obiettivo. Voglio cercare di determinar­e. Quelli fatti come me, e in squadra ce ne sono eccome, vivrebbero malissimo il mancato raggiungim­ento della Champions. Un ricordo così negativo ce lo porteremmo dietro per sempre. Io devo chiedermi se stiamo raccoglien­do abbastanza e secondo me c’è ancora margine per migliorare. Non so come andrà a finire, abbiamo però tanto a disposizio­ne tecnicamen­te...». Spalletti è legato all’Inter fino a giugno 2019, difficile che un grande club inizi la prossima stagione con il tecnico in scadenza di contratto. Nelle prossime settimane si inizierà inevitabil­mente a parlare di rinnovo, «ma non sono in scadenza - dice Spalletti -, coi direttori stiamo pianifican­do l’estate, la trasferta negli Stati Uniti, e l’anno prossimo sarò ancora sulla panchina dell’Inter. I contratti servono a fare clamore, ma poi vengono disfatti in un attimo, come è successo in questi giorni... Io faccio il contratto per non mettere in difficoltà me stesso e la società, poi bisogna però portare a casa i punti».

IL SAMURAI Massimo Moratti giudica intanto l’Inter impoverita dalla partenza di Walter Sabatini che ha lasciato Milano per evidenti divergenze con Suning a livello di strategie di mercato. «A me l’Inter piace, e trovo Milano bellissima - spiega invece Spalletti -. Qui ci lavoro volentieri. Arrivo ad Appiano presto e non sono mai stanco... Sabatini? Sì, le sue dimissioni hanno fatto rumore, sia per il valore dell’uomo, sia per lo spessore del profession­ista. Per me Walter è un samurai del calcio, uno che ha sintesi, che lotta sempre per riuscire a incidere nella battaglia. Ci siamo sentiti al telefono, ora voglio salutarlo di persona, me l’ha promesso. Con lui ho un ottimo rapporto e lo manterrò. Ma queste dimissioni non devono lasciare eredità negative. Chi è qui deve continuare a mettere l’Inter davanti a ogni cosa, deve credere nell’Inter».

OCCHIO AL VERONA Ci credono i tifosi più di tutti. Saranno in 60mila anche oggi al Meazza, «e l’unica cosa che conta è la vittoria - continua il 59enne tecnico nerazzurro -. Non ci sono storie: servono i tre punti perché le nostre principali avversarie sono vicine. Occhio al Verona. Pecchia è una bella persona e l’ho anche allenato. Sa fare tutto e sa trasferire alla squadra la sua voglia di proporre calcio, il suo forte carattere». Mercoledì c’è poi il derby, appuntamen­to fondamenta­le nella corsa Champions, «e ci dobbiamo arrivare attraverso una vittoria convincent­e, anche per una questione psicologic­a. Ecco perché nella nostra testa ci deve essere solo il Verona, altrimenti si rischia di fare confusione. E allora, sia chiaro, ogni mia scelta sarà improntata unicamente alla gara di domani (oggi, ndr)». Chiusura dedicata a Kondogbia: «Sta facendo un’ottima stagione e, sì, questo Kondogbia ci farebbe comodo, ma ovviamente dipende dal Valencia».

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GETTY Luciano Spalletti, 59 anni, ha un contratto fino al 30 giugno 2019 con l’Inter

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