GATTUSO «A ME BRUCIA, E DEVE BRUCIARE ANCHE A TUTTI I MIEI...»,
«Avevo pensato anche di vincere. Calhanoglu? Colpisce la traversa e poi si ferma, se alzava il culo e rincorreva l’avversario magari...»
Siamo a Pasqua e l’uovo non è leggero come se dentro ci fosse un contratto da rinnovare e nemmeno pesante come se dentro ci fossero dei punti conquistati a Torino: niente sorpresa, per lunghi tratti della partita sarebbe stato semplicemente un merito. Due giorni fa Rino si era detto scocciato dal gran chiacchierare intorno a una firma e lo stesso aveva rinnegato certi slogan da titolo, preferendo lasciare la parola al campo. Rino ieri lo ha fatto con una serie di indicazioni ai suoi e moltissimo con il linguaggio del corpo, tra l’invito alla squadra a salire e una carezza ad André Silva al cambio. Soprattutto, a fine partita e dopo un bacio a Buffon, quando tira per la maglietta Donnarumma come monito ad andare a raccogliere l’applauso della curva, sollecitando subito dopo anche tutti gli altri. Sarà anche per il tanto movimento che le telecamere lo inquadrano e su Twitter commentano: «Gattuso è sudato come se avesse giocato». Le stesse telecamere lo avevano ripreso tirato ma soddisfatto quando il Milan metteva paura alla Juve e alla fine sempre tirato e soddisfatto ma di certo anche più amareggiato.
BRUCIA Dice: «Giocatori come Cuadrado e Douglas Costa hanno fatto la differenza, se cerchi di adattarti a loro ti viene il mal di testa. Questa purtroppo somiglia alla partita di Londra, una buona prestazione con un risultato molto molto bugiardo. Non abbiamo la loro fisicità, le qualità dei nostri giocatori dicono che siamo ancora lontani almeno da questo punto di vista. Io avevo pensato anche di vincerla, perdere dopo partite così mi brucia, non vengo qui con un sorriso da ebete, e se non brucia anche a tutti i miei giocatori significa che questi non diventeranno mai giocatori importanti. Della soddisfazione me ne sbatto, nessuno se ne ricorderà e non me ne può fregare di meno... Ci siamo avvicinati e riallontanati dalla Champions ma c’è ancora tempo: ora testa al derby, dobbiamo stare attenti anche alla zona Europa League». Sui singoli: «Calhanoglu colpisce la traversa e dopo rimane fermo e si mette a discutere, se alzava il culo e andava a rincorrere l’avversario magari... Non deve più succedere, la Juve sciocchezze così non le commette e per questo è una grande squadra. André Silva mi è piaciuto, ha tenuto palla ed è stato brillante. Cutrone terza scelta? È stato in Nazionale e in allenamento avevo visto meglio gli altri, ma non ha combinato nulla».