La Gazzetta dello Sport

Politano, che «rivincita» E pensare che doveva completare gli azzurri

●L’affare saltato in extremis a gennaio: avrebbe fatto comodo alla corsa del Napoli, che ora ha un Insigne (e non solo) in calo

- Mimmo Malfitano INVIATO A REGGIO EMILIA

Proprio lui, Matteo Politano. Il giocatore che avrebbe dovuto completare l’organico del Napoli a gennaio. Ricordate la trattativa nelle ore finali del mercato invernale tra Napoli e Sassuolo? Quei contatti frenetici tra il d.s. Cristiano Giuntoli e il d.t. Guido Angelozzi; le continue telefonate tra Aurelio De Laurentiis e l’a.d. degli emiliani, Carnevali. Sarebbe stato un affare da 28 milioni di euro, ma per questioni burocratic­he le due società non riuscirono a definire l’operazione in tempo utile. «Sarebbero stati soldi buttati», disse De Laurentiis due giorni dopo la chiusura del mercato. Intanto, però, li avrebbe spesi se solo la discussion­e fosse stata avviata con qualche giorno di anticipo. Ma questa è un’altra storia.

SOGNO SVANITO Politano sarebbe stato entusiasta di andare a Napoli, aveva già dato il suo assenso, ma le lungaggini burocratic­he dovute alle complicazi­oni dei contratti da firmare l’hanno soltanto illuso. E, ieri pomeriggio, ha voluto dimostrare che il suo sarebbe stato un vero affare, che il Napoli ha sbagliato a non tentare il tutto per tutto per ingaggiarl­o e che il gol rifilato a Reina potrebbe davvero aver compromess­o il cammino della squadra di Sarri verso lo scudetto.

COLPO DA K.O. Due mesi dopo, eccola la vendetta di Matteo Politano. Probabilme­nte, il suo gol che ha impedito al Napoli di vincere, potrebbe diventare determinan­te a fine campionato quando si andrà a fare la conta dei punti. Maurizio Sarri s’era prefissato un obiettivo: arrivare a 100 punti. E per farlo le avrebbe dovute vincerle tutte le ultime dieci. Ma così non sarà, perché i primi due punti il Napoli li ha ceduti al Sassuolo, tradito dai suoi uomini migliori. Se Politano ha finito la partita stremato, ma contento per il gol e per il punto pesante regalato ai suoi, Lorenzo Insigne ha sulla coscienza un paio di gol mancati, per poca convinzion­e, sicurament­e.

ERRORI PESANTI Lui, il talento intorno al quale Maurizio Sarri ha costruito un Napoli competitiv­o, che s’è conquistat­o il diritto di lottare per lo scudetto, ha toppato, ha esaltato le grandi doti di Andrea Consigli, rimettendo le sue al giudizio negativo della critica. Già a Milano, contro l’Inter, era stato svogliato e poco reattivo. S’è poi ripetuto in Nazionale nel doppio confronto contro Argentina e Inghilterr­a e ha confermato il suo momento no contro il Sassuolo. Un cedimento inatteso, che sta pesando parecchio: gli errori al Mapei potrebbero provocare danni irreparabi­li al campionato del Napoli. Non basta l’impegno, quello bene o male l’hanno garantito tutti. Ma quando c’è da fare la differenza, allora c’è bisogno del carattere, della convinzion­e. Da qualche partita, il Napoli è come se l’avesse persa, non solo Insigne, ma anche Callejon (gol a parte) e Mertens hanno smesso di sorprender­e. E senza il loro contributo, c’è voluto il coraggio di Milik che da solo ha sfidato la difesa avversaria, sfiorando due volte il gol nei venti minuti che gli ha concesso Sarri. Con lui, finalmente s’è visto un po’ di cattiveria nell’area del Sassuolo, ma non è bastato.

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IL NUMERO

I gol in Serie A per Matteo Politano, 10 dei quali realizzati in casa (e 6 degli ultimi 7)

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