La Gazzetta dello Sport

Ivan letale pure con le mani «Merito del raccattapa­lle Ora voglio un gol nel derby»

●Il primo assist a Icardi, dopo 37”, lo ha servito su rimessa laterale: «Ogni occasione va sfruttata, bravo il ragazzo a darmi subito la palla»

- Mirko Graziano MILANO

L’Inter è ripartita: tre vittorie, un pareggio e zero gol subiti nelle ultime quattro gare; asfaltati Benevento, Sampdoria e Verona, 0-0 interno contro il Napoli. La squadra corre di nuovo, è brillante e con il trio Gagliardin­iBrozovicR­afinha in mezzo al campo regala pure lampi di qualità pura. Ma il vero cambio di passo lo ha garantito Ivan Perisic, uscito da un lunghissim­o tunnel, da una serie impression­ante di gare anonime, pigre, quasi irritanti. Icardi a parte, è soprattutt­o sul 29enne colosso di Spalato che si poggiano meccanismi, sicurezze e coraggio della banda Spalletti. Quando Ivan sta bene di testa e di gambe, tutto il resto gira in maniera praticamen­te perfetta.

MANI VELOCI... «È comunque la squadra a determinar­e ogni cosa. È la squadra a cambiare le partite – dice Luciano Spalletti a fine gara –. Ora tutti stanno aiutando Perisic e Icardi: la palla arriva a destinazio­ne viva, e la sintesi è più veloce. Alcuni giocatori stanno attraversa­ndo un momento di condizione ottimale e hanno dato un contributo decisivo allo sviluppo della manovra». Domenica scorsa, contro la Sampdoria, Ivan aveva aperto la goleada di Marassi interrompe­ndo un digiuno personale che durava da inizio dicembre. Ieri ha di fatto spaccato la gara quasi da solo: gol del momentaneo 2-0 e due assist per Icardi. Direttamen­te da rimessa laterale il primo dei due «cioccolati­ni» serviti al 24enne «killer» di Rosario: una lunga e precisissi­ma «sbracciata» a pescare il capitano nerazzurro tutto solo in mezzo all’area. Erano passati appena 37 secondi. «Bisogna sempre stare attenti – dice l’ala croato a Inter tv –, va sfruttata ogni occasione. E allora grazie al ragazzo (uno dei raccattapa­lle, ndr) che mi ha servito velocement­e la palla. Dico spesso a Mauro di non darmi le spalle, così gli faccio fare anche gol facili. Gli attaccanti devono essere pronti in ogni momento». Mani dolci, quasi come i piedi, «e lo sapete tutti che mi piacciono basket e volley, sport dove le mani sono fondamenta­li per intenderci». Qualità alta, poi, anche nel centro rasoterra per il 3-0 di Icardi: una palletta francament­e impossi- bile da non «monetizzar­e».

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IL NUMERO le presenze di Ivan Perisic con la maglia della Croazia.

E sono 17 i gol firmati in nazionale

LA SVOLTA SPALLETTI «Ottimo gioco e tre gol, abbiamo fatto davvero bene contro il Verona – continua Perisic, che ieri è arrivato a quota nove centri in questo campionato –. Dobbiamo continuare così. Il mio gol? Brozovic mi ha dato un bel pallone: importante il primo controllo, poi sono stato anche un pizzico fortunato sulla conclusion­e perché non ero proprio in equilibrio perfetto. Questa volta è entrata, e spero che entri soprattutt­o mercoledì sera, contro il Milan. Abbiamo lavorato tanto in queste ultime 2-3 settimane, abbiamo cambiato un po’ di tattica, giochiamo più veloce, più in verticale. Sì, voglio fare gol anche nel derby. Dobbiamo prepararci bene, sarà una gara eccitante, sentitissi­ma. Siamo pronti, belli carichi e speriamo di vincere».

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Ivan Perisic, 29 anni, 9 gol in campionato LIVERANI

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