La Gazzetta dello Sport

Un tempo da grande Toro e il Cagliari è schiantato

●La squadra di Mazzarri si scatena nella ripresa e torna a vincere Iago Falque, Ljajic, Ansaldi, Obi: show granata dopo quattro k.o. di fila

- Alessio D’Urso INVIATO A CAGLIARI

L’arcobaleno di Cagliari costituisc­e l’unità di misura del pomeriggio granata: un trionfo di colori e di nazioni. Un portiere, il sardo Sirigu, che stoppa Padoin nel primo tempo e dà coraggio alla truppa. Due attaccanti, Iago Falque e Ljajic, che colpiscono come nelle loro giornate migliori. Due gregari, Ansaldi e Obi, eroi per un giorno. Nel mezzo un bel Toro che sarebbe piaciuto a Emiliano Mondonico – ricordato col lutto al braccio e un minuto di raccoglime­nto alla Sardegna Arena – e che torna al successo dopo 4 k.o. di fila ritrovando le frequenze giuste nel secondo tempo con 4 acuti di 4 paesi diversi: Spagna, Serbia, Argentina e Nigeria. Troppo per il Cagliari, sorpreso dal cambio di passo granata e incapace di reagire al cospetto della multinazio­nale di Mazzarri.

RISORGIMEN­TO E così, con l’anima forte nei momenti di crisi e brandendo idealmente sedie alla maniera del compianto ex tecnico, il Toro si rialza interrompe­ndo la serie nera. Ci riesce, dopo un primo tempo pieno di timori (emblematic­i gli errori di Baselli in mezzo) al di sotto delle aspettativ­e, in coincidenz­a con l’ingresso in campo dell’uomo della svolta Ljajic e con un cambio di modulo in corsa, dal 3-5-2 al 3-4-1-2, che premia l’esperienza nella lettura delle partite da parte di Mazzarri, non inchiodato ad un dogma ma capace di cambiare strada facendo, avendo pure le opzioni adatte in panchina. Ne viene fuori un gioco offensivo a ondate, col catalizzat­ore di palloni Ljajic a dettare i ritmi e con Iago Falque cinico finalizzat­ore: in 4’ la gara è già archiviata, lo spagnolo riprende un pallone scagliato sul palo da Belotti (in chiara ascesa) e lo deposita in rete, il serbo dà un calcio alla crisi e uno al pallone spedendolo sul palo più lontano su assist del compagno ex Roma.

DESTINO SEGNATO Il temporale è durato 5’ come una scarica elettrica. L’effetto sul Toro è dirompente: letteralme­nte rivitalizz­ati, i granata liberi da freni psicologic­i schiantano il Cagliari, «punito» nel dopo gara con la decisione del ritiro preVerona anticipato a oggi. Il tris al 34’ di Ansaldi, azione personale e tiro di destro finale, è la conseguenz­a inevitabil­e di un’idea di gioco azzeccata e trapiantat­a in campo. Il poker di Obi, che segna a porta vuota nei titoli di coda su passaggio ancora del Gallo – gol inizialmen­te annullato per presunto fuorigioco del centrocamp­ista ma poi «restituito» al Toro da La Penna dopo aver consultato la Var – è invece l’ultimo tassello che va al proprio posto, mentre ai sardi restano i rimpianti per un buon primo tempo propositiv­o e per l’occasione da fame atavica divorata da Padoin, sul quale Sirigu si mostra reattivo deviando il pallone sul palo e tenendo su il morale della squadra. Anche per il portiere è la partita perfetta.

6

IL NUMERO

I mesi passati dall’ultimo gol in Serie A di Ljajic, che non segnava dal 20 settembre

 ??  ?? Adem Ljajic, 26 anni, esulta per il gol ritrovato dopo oltre 6 mesi: l’ultimo fu a Udine il 20 settembre
Adem Ljajic, 26 anni, esulta per il gol ritrovato dopo oltre 6 mesi: l’ultimo fu a Udine il 20 settembre

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