La Gazzetta dello Sport

Ljajic cambia la partita. Iago: «Con lui intesa perfetta»

●Lo spagnolo: «Felice per la doppia cifra» Mazzarri: «Deve essere il primo passo di un percorso importante. Bravo Belotti»

- Mario Frongia CAGLIARI

Adem Ljajic, il ribalta-partite. Alla Sardegna Arena il jolly granata impiega una manciata di minuti per disegnare calcio di qualità. Colpi da biliardo, sterzate, stop e passaggi chirurgici: il serbo regala ai tifosi del Toro gioia pura. Il trequartis­ta subentra ad Acquah all’8’ della ripresa. Da lì in poi, matura il poker e il successo dopo i quattro k.o. granata. Ljajic ma non solo. «Dopo la sconfitta con la Fiorentina serviva una vittoria importante e netta», spiega Iago Falque, autore dell’1-0 e dell’assist per il raddoppio di Ljajic. Lo spagnolo aggiunge: «In queste partite devi tenere bene i primi 30’, loro spingono e quando abbassano l’intensità, le nostre qualità vengono fuori. Avevo voglia di segnare, sono contento per il gol e per gli assist. Dieci reti per un esterno sono tante, ma voglio superare il mio record (13 con il Genoa nel 2014-15, ndr)». Su Ljajic poche storie: «Con Adem ci capiamo bene. Questa vittoria ci dà fiducia, non vogliamo fermarci. Il mister mi fa giocare vicino al Gallo, ruolo che mi piace». Iago poi elogia Bonifazi: «Ha personalit­à, ha dimostrato di essere pronto. è stato un sabato perfetto, speriamo che l’infortunio di Nkoulou non sia niente».

SODDISFAZI­ONE Anche Walter Mazzarri si gode la vittoria. Ma non molla di un centimetro. «Deve essere il primo passaggio di un percorso importante. Ljajic? Bene in attacco e dietro. Abbiamo fatto un bel calcio, equilibrat­o, senza sofferenze perché tutti abbiamo contribuit­o nelle due fasi». Il tecnico vola leggero. Atteggiame­nto e vittoria sono un balsamo perfetto. «Certe volte anche nel calcio va come nella vita. Ci sono momenti strani in cui paghi gli errori, si crea un circolo vizioso, giochi contratto. Ma non abbiamo meritato tutte quelle sconfitte». Mazzarri accelera: «Sapevo che a Cagliari non sarebbe stata facile. Li ho visti contro la Lazio, sono ben organizzat­i e preparati atleticame­nte». Ma variazione del modulo (dal 35-2 al 3-4-1-2) e chiavi del gioco a Ljajic cambiano la storia. «Mi piace avere qualche giocatore tecnicamen­te più bravo. Con Baselli a centrocamp­o, Ljajic tra le linee e Belotti e Iago in avanti, ho visto giocate pregevoli». Tecnica, ma non solo. «Del primo tempo salvo il temperamen­to. Nkoulou? Ha fastidi alla caviglia e ha commesso errori che non gli avevo mai visto fare. Sta facendo un gran campionato. Bonifazi? Ero curioso di vederlo, si è allenato poco e avevo paura non reggesse, ha fatto bene». Frasi al miele anche per Belotti: «Comincia a stare bene, peccato non abbia fatto il gol. Andrea è già all’85%, se continua così ritroverà anche i gol importanti che portano punti. Ma l’ho visto raggiante».

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LAPRESSE Iago Falque, 28 anni

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