La Gazzetta dello Sport

Fenomeno Mbappé Ma la Coppa di Lega non consola il Psg

●Tutto facile col Monaco per lo squadrone di Emery Show del grande ex, gol di Cavani (2) e Di Maria

- Alessandro Grandesso BORDEAUX @agrandesso

Due gol li aveva fatti martedì, in Russia, da più giovane doppio bomber dal dopoguerra in poi, con la maglia della Francia, dove è ormai già titolare per il Mondiale. Ennesimo exploit di un enfant prodige che continua a stupire per classe e genio. Perché Kylian Mbappé ha già tutto del fuoriclass­e. Da predestina­to. A 19 anni, è uno di quelli che ti risolvono anche le finali. Anche in assenza dell’illustre Neymar, in convalesce­nza in Brasile. E senza cedere a sentimenta­lismi, visto che davanti c’era quel Monaco che l’anno scorso lo mise in orbita prima di cederlo al Psg. A peso d’oro: 180 milioni. Ne valeva la pena. Almeno il Psg, deluso dalla Champions, si consola di nuovo con la coppa di Lega, l’ottava in tutto, la quinta di fila. Battendo di nuovo i monegaschi, a Bordeaux, con doppietta di Cavani e Di Maria. E doppio assist di Mbappé.

SHOW Il ragazzo parte da destra del tridente. E da lì imposta la sua esibizione. Una sfida

per Raggi che di anni ne ha 14 in più. Una vita. Ma anche di esperienza che l’italiano fa valere senza farsi prendere dal panico. Per esempio reagendo alla prima accelerazi­one fulminea dell’ex collega, con un contrattac­co alle spalle, evidenzian­done l’unico difetto: la flemma in copertura. Insomma, un modo per chiarire che nonostante l’età, ogni palla va guadagnata, come dimostrano un paio di colpi proibiti nella ripresa, a benzina in riserva. Il parigino comunque traduce subito il segnale. Così, invece di cercare la profondità sul corridoio, al 5’ si sgancia da Raggi, riceve da Rabiot e dà inizio allo show. Un dribbling multiplo in velocità, devastante, per evitare Tielemans, Fabinho, Jemerson. Non Glik che entra duro. Abbastanza per sentenziar­e il rigore, verificato dal Var per capire se Mbappé avesse prima cercato di servire Cavani in fuorigioco. Ma la punta era sempliceme­nte in fase inarrestab­ile. Quindi giusto il calcio dal dischetto, trasformat­o da Cavani (8’).

ASSIST E se non basta, ecco allora il bis. Un contropied­e che Mbappé innesca con un’accelerazi­one fulminea dalla sua metà campo, lasciando sul posto il collega di nazionale Lemar. Davanti una prateria. Ma il compagno di giochi di Neymar calibra un rasoterra filtrante, tagliando via Glik e Sidibé, pescando sulla sponda opposta Di Maria. L’argentino controlla e punisce Subasic, incerto sul suo palo. E sono passati solo 21’. Il Monaco prova a sprazzi a tornare a galla. Un gol di Falcao viene annullato dal Var (37’), ma nella ripresa il risultato viene messo al sicuro. Di nuovo con Cavani, alla quarta doppietta in cinque finali del torneo, servito di nuovo da Mbappé. Che è l’assist numero 16, alla quarantesi­ma presenza. Per una stagione ricamata anche con 19 reti. Non male per un ragazzo di soli 19 anni.

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Cavani (2 gol), Mbappé (2 assist) e Di Maria (gol) festeggian­o AFP

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