Un Padova esagerato: la B si avvicina Il Pordenone cade nella rete di Bisoli Feralpi, cade il tabù casalingo Bassano beffato in tre minuti
●Dominio veneto coi gol di Mazzocco, Pulzetti e Gliozzi e le indovinate mosse tattiche del tecnico
38’ s.t. Silvestro s.v.), De Agostini 5,5; Bombagi 6, Misuraca 5 (dal 32’ s.t. Lovisa s.v.), Caccetta 5 (dal 14’ s.t. Nunzella 5,5), Zammarini 5; Berrettoni 5,5 (dal 14’ s.t. Nocciolini 5), Gerardi 5 (dal 32’ s.t. Magnaghi s.v.). (Mazzini, Cicerelli, Peressutti, Ciurria, Meneghetti, Bassoli). All. Rossitto 5,5. ARBITRO D’Ascanio di Ancona 6. NOTE paganti 2.005, abbonati 3.555, incasso di 11.944, quota abbonati non comunicata. Ammoniti Parodi e Mazzocco. Angoli 3-2.
C’è una sola squadra al comando, la sua maglia è biancoscudata, il suo nome è Padova. Serve davvero parafrasare le parole di un’epica impresa ciclistica di Fausto Coppi per spiegare il successo della squadra di Bisoli, che aveva chiesto ai suoi giocatori di mettersi sui pedali per dare lo scatto decisivo e vedere lo striscione del traguardo e che ora sottolinea come siano stati «messi due piloni importanti». Il distacco dalla Sambenedettese è immutato, ma questo Padova a cinque giornate dalla fine vede, con 57 punti, vicina la promozione in B.
DOMINIO Il grande stratega è stato l’allenatore Bisoli che con un 3-5-2 a sorpresa e un centrocampo aggressivo non ha lasciato mai una giocata agli avversari, lanciando titolari per la prima volta Zambataro (alla terza presenza) e Mazzocco: il ragazzo, classe 1998, cresciuto nell’Atalanta ha acceso il turbo sulla destra, mentre Mazzocco (con pochi minuti nelle sue 6 presenze) è l’unico protagonista della rinascita del Padova (con la risalita tre anni fa dai dilettanti) e guarda caso è stato quello che con il suo colpo di testa a inizio ripresa ha sbloccato la partita.
NELLA RETE Il Pordenone è finito imbrigliato a centrocampo (nessun tiro in porta, il primo angolo solo nel finale), dove Pinzi e Pulzetti si sono trasformati in argini insuperabili. Pulzetti, poi, ha sfoderato una super partita: ripartenze, accelerazioni, assist, una rete di sinistro in girata e la standing ovation all’uscita, mettendo la firma sul ritorno alla vittoria interna dopo un mese e mezzo. Nella marcia trionfale si è ritagliato un ruolo da primattore anche Gliozzi, l’attaccante arrivato a gennaio dal Cesena (via Sassuolo) che mancava all’appuntamento col gol dall’ultima gara dello scorso campionato.