La Gazzetta dello Sport

Moscon, l’asticella si è alzata: «Attaccare»

●Fiandre e Roubaix: il trentino di Sky crede nella svolta

- INVIATO A KORTRIJK ci. sco.

Realismo. Gianni Moscon ne dà una prova notevole. «L’anno scorso non ho mai vinto una corsa in linea (unico alloro il titolo nazionale crono, ndr). In questa stagione neppure, fino a questo momento». Però… c’è un però. «Ho la netta sensazione che la condizione ci sia. Ogni gara ha una sua storia, si ricomincia da zero. Io voglio esserci, giocarmi le mie carte. Non voglio alimentare false speranze, ma l’obiettivo è quello di vincere. Io e Kwiatkowsk­i siamo i leader di Sky e faremo il meglio». Al Fiandre, il 23enne trentino riparte dal 15° posto del 2017. L’anno scorso, sette giorni dopo, riuscì ad esaltarsi alla Roubaix chiudendol­a al quinto posto. Adesso l’asticella si è alzata. «Non mi posso però mettere sullo stesso piano di Kwiatkowsk­i. Il Fiandre, come la Roubaix, rispetto ad altre corse è più aperto. Si può decidere anche a molti chilometri dal traguardo. Ho imparato che bisogna correre in maniera propositiv­a, aggressiva. Se ti ritrovi a dovere inseguire, è un problema. Se attacchi da lontano, può andare bene o male. Ma vale la pena provarci». Gianni fa il punto sull’avviciname­nto qui al Nord: «Ad Harelbeke ho inseguito per una caduta, ma sono riuscito a esserci e per un pelo non abbiamo ripreso Terpstra (8°, ndr). Alla Gand-Wevelgem, sul Kemmelberg, ho messo il piede a terra finendo alle transenne. Nell’Attraverso le Fiandre (12°, ndr), è stata dura per tutti… sì, la gamba c’è. Preferisco pensare alle nuove opportunit­à». Una è oggi. Uno di quei giorni in cui ti puoi conquistar­e lo status di campione.

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