Esplode un caso nei massimi Wilder è pazzo: «Voglio un morto nel record»
●L’iridato Wbc delira alla radio: «Ci sono andato vicino con Szpilka, succederà». L’Ente lo indaga, riunificazione a rischio?
Una pazzia. Più che gli accordi economici che fin qui non si sono trovati, potrebbero essere alcune frasi deliranti a impedire la riunificazione di tutte le corone dei massimi, dopo che ieri sera tra Joshua e Parker c’erano in palio quelle Wba, Ibf, Ibo (dell’inglese) e Wbo (del neozelandese). Deontay Wilder, l’imbattuto (in 40 match) padrone del Wbc, la più valida alternativa al pronosticato dominio di Joshua dei prossimi anni, è infatti finito sotto inchiesta dell’Ente presieduto dal messicano Mauricio Suleiman per aver detto in un’intervista di voler avere «un avversario morto» nel record.
PAROLE FOLLI L’americano, in un’intervista a Breakfast Club, uno show radiofonico di New York, non ha usato giri di parole: «Voglio un cadavere. Ne voglio uno. Veramente». Nel delirio del momento, ha giocato sul suo soprannome, Bronze Bomber, per rincarare la dose: «Io sono il Bronze Bomber e il Bronze Bomber vuole un morto. Io lo dico sempre, non temo di apparire quello che la gente vuole, quando il Bronze Bomber sale sul ring, nient’altro conta. Tutto cambia per me, non sono nervoso. Non ho paura. Non ho farfalle nella testa, non provo alcun sentimento verso l’avversario che mi sta davanti». E con incredibile faccia tosta, con alcune considerazioni davvero rivoltanti, ha voluto perfino ricordare l’occasione in cui, secondo lui, è andato vicino all’aberrante impresa, nel 2016 a Brooklyn contro il polacco Szpilka, sconfitto con un terribile ko nel nono round: «Con la potenza che mi sentivo nelle mani, era facile immaginare che avrei potuto riuscirci. Penso che avrei potuto avere il mio cadavere quella sera, perché lui non respirava più quando era alle corde. Ma qualcuno dei miei prossimi rivali morirà».
LE REAZIONI L’uscita di Wilder ha immediatamente provocato reazioni sdegnate su Twitter degli appassionati di tutto il mondo e anche dei colleghi, primo fra tutti il massimo inglese Tony Bellew, che solo un mese fa ha visto morire un suo connazionale, AFP Scott Westgarth, con la fidanzata che era a bordo ring durante il match e poi lo ha visto perdere i sensi negli spogliatoi: «Se le frasi sono vere, Wilder è un disgraziato. tanti ragazzi che salgono sul ring hanno una famiglia alla quale provvedono con fatica e sudore, quindi significa che lui vorrebbe uccidere il padre di quei bambini. E’ un idiota senza senso». Soprattutto, la piazzata del campione Wbc ha provocato la replica infuriata del presidente dell’Ente Sulaiman: «Quella di Wilder è una presa di posizione che mi sgomenta e che non può passare sotto silenzio; faremo delle indagini e se risulterà che ha detto per davvero quelle frasi, saremo di fronte a una grave violazione del nostro codice etico. Si tratta di un comportamento inaccettabile, e il comitato disciplinare del Wbc si occuperà al più presto di questa delicatissima questione». Deontay Wilder, sconfitto in semifinale da Clemente Russo a Pechino nei 90 kg, da professionista si è costruito una carriera immacolata e la reputazione di grande picchiatore, testimoniata dalle 39 conclusioni prima del limite in 40 vittorie. L’ultimo match è del 3 marzo, quando a Brooklyn ha sconfitto il cubano Ortiz per k.o. tecnico al 10° round, rafforzando il ruolo di unico antagonista di Joshua, con la prospettiva, magari entro la fine dell’anno, di una riunificazione capace di muovere centinaia di milioni di euro. Wilder, peraltro, ha conosciuto un paio di guai con la giustizia: nel 2013 è stato arrestato a Las Vegas per violenza domestica, accusa dalla quale è stato assolto con formula piena. Riappacificatosi con la moglie, è tornato in tribunale pochi mesi più tardi con l’accusa di tentato strangolamento ai danni di due giornalisti che dovevano intervistarlo, ma anche questo caso si è chiuso col proscioglimento. Stavolta non può passarla liscia.
LA CHIAVE L’americano è imbattuto in 40 match e ha vinto 39 volte per k.o.
L’inglese Bellew: «Vuole la morte di padri di famiglia, è un idiota assoluto»