La Gazzetta dello Sport

Milano si gode un Micov stellare Reggio s’arrende

●Il serbo quasi perfetto, bene anche le seconde linee. Pianigiani: «Bravi a distribuir­e tiri e punti»

- Vincenzo Di Schiavi MILANO

Serve tutto l’arsenale per piegare la robusta resistenza di Reggio Emilia, ma Milano, di questi tempi, non fa sconti a nessuno. Settima vittoria di fila, che vale la mini-fuga e una Pasqua con l’occhio rilassato ma puntato verso il Taliercio per il faccia a faccia tra Venezia e Avellino, le potenziali sfidanti. Intanto l’Emporio diventa lepre, sfruttando prima le seconde linee e poi il gran ritorno dei big, nell’ultimo quarto, quando c’è da sferrare il colpo del k.o. a una Reggio che comincia ad avere il fiato corto: Micov (superlativ­o)-Goudelock-Jerrells, con «canestri di alto livello» (Menetti dixit), spingono il +10 (77-67). Da lì Reggio non riemerge più, punita pure dalle otto triple milanesi nella ripresa che, in una gara fisica e molto tattica, fanno la differenza. «Siamo stati bravi – riconosce Pianigiani –. Reggio ha cercato con la zona e i continui adattament­i difensivi di impastarci il ritmo. Questo temevo e invece siamo stati capaci di distribuir­e tiri e punti: 5 in doppia cifra, due quasi. Siamo entrati in controllo del match, soffrendo solo all’inizio quando Della Valle ha punito i nostri cambi difensivi».

INCIPIT In effetti l’incipit di Amedeo è spettacola­re (10 punti), ma stride con le mire orbe di Reggio. La Grissin Bon scollina a fatica il 40% al tiro nei primi 20’, tenendosi a galla con il controllo dei rimbalzi, specie quelli offensivi (9 alla prima sirena) che con gittate più precise varrebbero un teorico tesoretto, la zona e una maggiore energia e reattività. Tant’è che la reazione di Milano arriva quando giustament­e Pianigiani si stufa del passo felpato delle prime linee e inserisce i gregari (si fa per dire). Trascinato da un Gudaitis il cui rendimento non conosce zone d’ombra e l’ottimo tandem AbassPasco­lo, l’Emporio con un 12-2 si mette alla guida del match, da cui però Reggio non scende mai. Da sotto Milano sbaglia poco e niente (67% nei primi 20’), lavando il pessimo 1/9, mentre gli emiliani sfruttano il contropied­e la fisicità del trio J.Wright-Reynolds-White, togliendo a Menetti l’ansia di avere un coperta troppo corta per queste vette anche se il saldo dalla panchina, all’intervallo, dice 22 punti a 8 per Milano.

SEVERO «Ottima gara – commenta il tecnico Grissin Bon – e risultato troppo severo. Abbiamo retto per 33’, poi loro hanno trovato percentual­i vincenti al momento giusto. L’unico aspetto negativo è l’aver mollato sul -10. Lì forse avevamo già la mente al recupero con Brescia, per noi molto più importante perché siamo ancora in corsa playoff». Milano, Brescia al Bigi mercoledì e Venezia domenica sempre in casa. La postseason degli emiliani passa da questo trittico, mentre Milano si gode un Micov quasi perfetto e leader di un gruppo che sta lievitando pure nella chimica. «Aspettando di avere tutte le rotazioni a disposizio­ne» aggiunge Pianigiani. Il che significa Theodore, ieri fuori. Ma, visto l’andazzo, non c’è fretta.

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Vlado Micov, 32 anni, ala serba di Milano, migliore in campo contro Reggio CIAMILLO

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