Brescia si conferma bestia nera di Cantù e rafforza il 3° posto
Brescia onora la memoria di Marco Solfrini e si conferma la bestia nera di Cantù, battendo ampiamente i brianzoli in una partita dai due volti e consolidando la 3a posizione: 1° tempo in equilibrio, più nel risultato che per quanto espresso sul parquet (54-37 di valutazione), e ripresa a senso unico, con la difesa bresciana a dare una dimostrazione di forza e compattezza. Cantù paga a caro prezzo il blackout di inizio ripresa, quando Brescia ha deciso di cambiare ritmo e volto alla partita, riuscendo a ruotare 10 uomini e soprattutto sfidando dall’arco i brianzoli, limitando i danni in area. Il break decisivo a inizio ultimo quarto (17-5) è figlio dell’atteggiamento emerso nel 3° in cui la Leonessa trascinata dalla coppia Ortner-Landry, ha dato la zampata decisiva. Dodici giocatori a referto, 37 punti dalla panchina: Brescia, che nei prossimi giorni allungherà con un nuovo esterno Usa le rotazioni, si sta dimostrando sempre più squadra vera. Coach Diana è soddisfatto, anche perché la vittoria stagionale n.16 significa una cosa sola: la sua squadra è praticamente ai playofff. «Non accettare i ritmi di gioco degli avversari è stata la chiave della partita. Nei primi 2 quarti non lo abbiamo fatto, e come all’andata abbiamo rincorso l’avversario. Il secondo tempo, la capacità di saper controllare il ritmo, è stato decisivo».
AMARO Mastica amaro Sodini a fine partita, anche se ammette la superiorità della terza forza del campionato: «Bisogna dare atto che Brescia proprio non la digeriamo: è la terza partita ufficiale che giochiamo e perdiamo con la Leonessa. Questa volta abbiamo subito l’intensità difensiva: oggi è stato solo questo. I bresciani sono riusciti ad essere aggressivi per tutti i 40’. Noi? Non siamo mai riusciti ad andare dove volevamo andare».