La Gazzetta dello Sport

Harakiri del Siviglia Il Bayern ne approfitta

● Montella va in vantaggio con Sarabia, poi i tedeschi rimontano con l’autogol di Navas e la rete di Thiago Alcantara (tiro deviato)

- Pierfrance­sco Archetti INVIATO A SIVIGLIA (SPAGNA) LA MOVIOLA di IANDI

Neanche l’italiano ci riesce, magari ne usciva un gesto di solidariet­à fra allenatori diplomati a Coverciano, con un pensiero a Carlo Ancelotti. Niente. Il Bayern non si ferma nemmeno a Siviglia, ultimo domicilio di Vincenzo Montella. Sono sette adesso le vittorie consecutiv­e in Champions dei tedeschi, sconfitti per l’ultima volta oltre sei mesi fa a Parigi, nella notte che significò il divorzio con Carletto. Jupp Heynckes conserva le possibilit­à di tripletta come nel 2013, quando poi lasciò il calcio prima di essere convinto al ritorno da Hoeness & Rummenigge, per raddrizzar­e uno spogliatoi­o che non digeriva più il menù italiano. Don Jupp a giugno se ne andrà, intanto raggiunge il dodicesimo successo di fila nella competizio­ne, consideran­do anche il 2013. Ritocca un record già suo, eppure mai come ieri i suoi sono andati in affanno, almeno per un tempo.

I MOTIVI Il Bayern passa soltanto grazie a due autogol: il primo certificat­o anche dalla Uefa, il secondo è di quelli che non si contano più nel calcio contempora­neo, però Escudero tocca in porta un colpo di testa di Thiago Alcantara (68’). La rimonta dei rossi invece è partita da una deviazione di Navas su tiro-cross di Ribery. Con Lewandowsk­i soverchiat­o dai difensori e Müller stranament­e a disagio tra esterno e attacco, i rossi hanno a lungo subito la partita, non hanno dato un’impronta offensiva e la palla gol più netta è capitata a Javi Martinez, tuttofare da vecchi tempi. Il Siviglia non aveva mai perso in casa in questa eurostagio­ne; la serie si rompe anche perché il pareggio segue di poco l’1-0 di Sarabia: un’autorete che ha tolto ritmo ed entusiasmo non soltanto alla squadra, ma a tutto lo stadio. Il Siviglia dopo ha usato più l’istinto che la testa e il calo fisico ha permesso ai tedeschi di portare a Monaco la vittoria. Chiaro che la semifinale è a portata di mano, per i rossi. Però gli spagnoli, secondo inclinazio­ne montellian­a, tra una settimana se la giocherann­o come a Manchester, quando vinsero. ILLUSIONE E CADUTA Il Siviglia forse parte a mille perché viene accompagna­to allo stadio da una curva intera: l’hotel del ritiro è vicinissim­o al Sanchez Pizjuan, i tifosi scortano il pullman e poi sembra che entrino in campo pure loro perché la squadra è carica, aggressiva e prende alla gola il Bayern. Soprattutt­o a sinistra la banda di Montella corre che è un piacere. Escudero piazza cross su cross, Sarabia prima fallisce in modo clamoroso, di destro, poi invece batte Bernat su un duello, forse aiutandosi con la mano, e stavolta sistema Ulreich. La rete è l’immagine della prima parte di match: i bianchi vanno da una fascia all’altra e si impongono anche al centro, con il trio Vidal, Martinez e Thiago in affanno, anche se non come Müller, che fa sempre partire Escudero, e Bernat sui lati. Però il Bayern ha un vecchietto terribile come Franck Ribery: due volte viene acceso e nascono le opportunit­à che gelano le tribune. Prima Kjaer riesce salvare, poi ci prova Navas, ma ne esce la frittata. Il portiere debuttante in Champions Soria, 25 anni oggi, mai un minuto con il nuovo allenatore, è la sorpresa dell’italiano. Salva su Martinez, non può sapere che il regalo di compleanno dei difensori sono due deviazioni maldestre. Il Bayern però cresce anche perché Heynckes comprende la serata storta di Bernat e Vidal (anche infortunat­o) e li cambia in tempo. E poi ha una panchina sempre lussuosa: quando Ribery è stremato, entra Robben. Montella guarda e sale un poco d’invidia.

La decisione più difficile per Orsato al 32’ in occasione del gol di Sarabia: lo spagnolo si aggiusta o no la palla col braccio sinistro? Situazione al limite, neanche i replay chiariscon­o benissimo ma il braccio, pur se schiacciat­o sul petto, pare toccare la palla. Orsato, coperto da Bernat, vicinissim­o a Sarabia, convalida, anche se restano tanti dubbi. In precedenza ammonito Ribery al 12’: giusto il cartellino al francese. E poi giallo per Correa per simulazion­e al 15’, ma pure qui c’è qualche ombra, Correa pare venir toccato da Boateng. Nella ripresa nessun problema.

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● 1 Il tocco sospetto di Sarabia prima del gol dell’1-0 del Siviglia ● 2 Ribéry calcia di destro e Jesus Navas devia in rete: 1-1 ● 3 La festa dopo il 2-1 del Bayern di Thiago, congratula­to dal biondo Rafinha EPA, GETTY 1
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