La Gazzetta dello Sport

Tutti su Dzeko l’equilibrat­ore pieno di veleno

●Il bosniaco, uomo chiave della Roma, non ha mai vinto contro i catalani

- Andrea Pugliese INVIATO A BARCELLONA

Sarà dura, eccome se sarà dura. Ma forse è proprio per questo che Edin Dzeko ci vuole credere, perché poi da perdere lui e la Roma stasera hanno davvero poco. Nel senso che l’obbligo di vincere e di passare il turno tocca ad altri e cioè al Barcellona, esattament­e come l’obbligo di segnare e trascinare i propri compagni spetta a quei due lì, Messi e Suarez. Ma c’è una statistica che a Dzeko proprio non va giù e che vuole iniziare a correggere. E cioè il fatto di non aver mai vinto una volta contro il Barcellona. Niente, un solo pari in cinque sfide personali e quella sesta dove non ha giocato (era in panchina con il City, nel ritorno degli ottavi della Champions 2014-15) che è finita esattament­e come tutte le altre: catalani con le braccia al cielo, citizens delusi e sconfitti. Ecco, paradossal­mente se c’è un momento in cui Dzeko ha iniziato a cambiare le carte in tavola in questa sfida personale con il Barcellona è proprio da quando è alla Roma. Nonostante quel 6-1 del 2015 che ancora non gli va giù. Ma che era stato preceduto, appunto, dall’unico sorriso raccolto fin qui, l’1-1 dell’andata (quello dell’eurogol di Florenzi).

UOMO CHIAVE E se c’è una possibilit­à che la Roma oggi possa davvero provare a far male al Barcellona è tutta legata al suo centravant­i. Se sta bene Dzeko, sta bene anche la Roma, altrimenti si rischia di impantanar­si strada facendo in chissà quali paludi. E non è neanche un caso che il bosniaco sia entrato in più della metà dei gol segnati dai gialloross­i in questa edizione di Champions, esattament­e il 55% (4 gol e 2 assist nel totale di 11 reti realizzate). E’ sempliceme­nte il teorema di un giocatore fondamenta­le per tutti gli equilibri glialloros­si.

IL SOGNO «Il Barcellona è favorito, ma ognuno di noi darà il meglio di sé – ha detto Dzeko durante l’ultima pausa delle nazionali –. Se giochiamo da squadra possiamo fare qualcosa di buono. Giocheremo senza pressioni, mettendoci l’anima, senza arrenderci mai. La Roma non ha nulla da perdere. Anzi, c’è solo da guadagnarc­i». Che poi non è neanche il duello con Messi e Suarez a stuzzicarl­o davvero fino in fondo, almeno non quanto il sogno di arrivare in Champions dove non è mai arrivato prima. E cioè in semifinale, traguardo che non ha mai neanche sfiorato prima, visto che con il City si era sempre fermato massimo agli ottavi. Per inseguire quel sogno, però, servirà davvero il miglior Dzeko. Se non di sempre, quasi.

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Edin Dzeko, 32 anni, è alla Roma dal 2015-16 GETTY

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