La Gazzetta dello Sport

Candreva c’è Non si sblocca ma è il suo derby

●Otto assist, 3 pali ma 0 gol per l’azzurro che con il Milan lascia sempre il segno

- Luca Taidelli MILANO

Al fischio finale di InterVeron­a, Mauro Icardi e Danilo D’Ambrosio sono corsi a consolare Antonio Candreva. Il 31enne romano aveva appena aggiunto un capitolo al personale romanzo «Il gol maledetto» con il terzo palo stagionale (solo Skriniar lo precede in una squadra che è a quota 18 legni colpiti) e malgrado un’ottima prestazion­e sembrava non darsi pace. Tanto che poi sono andati a parlargli anche altri compagni. Candreva non è un attaccante puro e i gol spesso li confeziona per gli altri (8 assist, solo Luis Alberto ha fatto meglio in campionato) ma l’astinenza inizia a pesargli. «Quella casella vuota mi dà fastidio, ma cerco di non pensarci» ha spiegato prima del derby poi rimandato per la morte di Astori. In nerazzurro non fa centro da un anno (15 aprile), giusto nella sfida in casa Milan. E ai rossoneri sono legati altri dati incoraggia­nti e voti super. Nello scorso campionato aveva rotto il ghiaccio contro i cugini, all’andata, il 20 novembre nella prima in panchina di Pioli. Dopo il 2-2 anche nel ritorno, alla vigilia della sfida del 15 ottobre aveva spiegato: «Stavolta mi va benissimo se non faccio gol ma vinciamo». Accontenta­to, con tanto di assist per il primo dei tre gol di Icardi.

CREATIVITÀ Eppure la maledizion­e del gol assume contorni quasi buffi se si ripensa anche ad alcune occasioni divorate dall’azzurro. Tra tutte – al netto dei legni – un pallone sull’esterno della rete dopo aver saltato anche Sportiello in Fiorentina-Inter del 5 gennaio e un altro erroraccio nella vendemmia di Marassi, il 18 marzo. Eppure se Candreva è intoccabil­e per Spalletti un motivo ci sarà. In primis il sacrificio in fase di non possesso, per dare la giusta copertura a Cancelo su una fascia in cui stasera ci saranno Rodriguez, Kessie e Calhanoglu. Ma anche perché l’ex Lazio crea gioco come nessuno. E a finalizzar­e ci pensano Icardi e Perisic. Solo Luis Alberto (75) e Insigne (73) infatti hanno mandato un compagno al tiro più volte di Candreva (69) in questo campionato. E nessuno ha effettuato più dei suoi 181 cross. Manca soltanto la ciliegina.

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LAPRESSE Antonio Candreva, 31

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