La Gazzetta dello Sport

L’ariete ritrovato Il Napoli cala il jolly nella corsa scudetto

●Il polacco scalpita anche in vista del Mondiale Con lui Sarri può pensare di modificare il suo 4-3-3

- Mimmo Malfitano NAPOLI

Venti mesi di Napoli e una storia ancora tutta da raccontare. Il destino ha voluto che la nuova esperienza riservasse ad Arkadiusz Milik più amarezze che gioie. La metà del tempo napoletano l’ha trascorsa in convalesce­nza, per rimettersi dopo i due infortuni che ne hanno ostacolato la crescita. Un periodo nero, insomma, superato con il sostegno di un carattere forte e determinat­o, che gli ha consentito di ripartire per ben due volte dopo le operazioni subite ad entrambe le ginocchia per la ricostruzi­one dei legamenti crociati anteriori. Il primo infortunio risale all’8 ottobre 2016 durante Polonia-Danimarca, partita di qualificaz­ione al Mondiale russo. Il rientro avvenne poco meno di 5 mesi dopo, il 3 marzo al Santiago Bernabeu, contro il Real Madrid, ottavi di finale di Champions League. Il secondo è più recente, l’ha subito il 23 settembre scorso, a Ferrara, contro la Spal: è rientrato il 3 marzo, contro la Roma, al San Paolo.

PRENDERSI IL NAPOLI È questo l’intento dell’attaccante polacco. D’altra parte sarebbe stato suo senza le sventure. Due estati fa, era stato il prescelto per sostituire Gonzalo Higuain, passato intanto alla Juventus. Aurelio De Laurentiis versa 35 milioni di euro all’Ajax, comprensiv­i di bonus, per ingaggiarl­o. Le perplessit­à estive dell’ambiente napoletano durano appena una giornata, perché alla seconda, è proprio Milik a far esplodere il San Paolo con una doppietta che consente al Napoli di battere il Milan e di vincere dopo il pareggio nella gara d’esordio a Pescara. Riesce a mettere insieme 6 presenze, il giovane centravant­i, e 4 reti (altra doppietta al Bologna), prima dell’infortunio. I suoi numeri sarebbero potuti essere esaltanti, dunque, se avesse potuto avere continuità. Finora, in due stagioni in maglia azzurra, Arkadiusz ha messo insieme 31 presenze e 10 gol.

CONVINCENT­E Non è semplice convincere Maurizio Sarri. Ma Milik non ha alcuna voglia di arrendersi, vuole giocarsela con gli altri attaccanti, convinto com’è di poter essere molto utile alle esigenze tattiche dell’allenatore. A Reggio Emilia, è subentrato a 20 minuti dalla fine e in quel tempo così limitato è riuscito a tenere in allerta l’intera retroguard­ia del Sassuolo, colpendo prima una traversa e poi costringen­do Consigli ad una prodezza per evitare il peggio. Impegno che, probabilme­nte, niente cambierà nelle gerarchie dell’intransige­nte Sarri che per nulla al mondo rinuncereb­be al suo tridente titolare. Callejon, Mertens e Insigne non sono mai stati messi in discussion­e e i risultati gli hanno fin qui dato ragione. Ma in questo finale di stagione Milik potrà tornare molto utile, la sua presenza in area garantisce fisicità e centimetri e quando l’avversario predilige soltanto difendersi, uno come lui può essere la soluzione per sfondare il muro, magari esaltando quel gioco di testa che in area il Napoli non ha.

CAMBIO MODULO È l’unico giocatore, Milik, che può sollecitar­e Maurizio Sarri a modificare il suo 4-3-3. In effetti, quando l’ha avuto a disposizio­ne, in determinat­e partite, l’allenatore toscano l’ha utilizzato a gara in corso cambiando, così, lo schieramen­to tattico: con il polacco in campo, infatti, il Napoli gioca col 4-2-3-1, un modulo che viene utilizzato soprattutt­o quando c’è da recuperare il risultato o vincere la partita. In questo finale di campionato, servono punti pesantissi­mi e l’impiego di Milik potrebbe essere una delle alternativ­e a disposizio­ne di Sarri per superare anche la prevedibil­ità del suo gioco.

 ??  ?? Arkadiusz Milik, 24 anni, attaccante polacco, seconda stagione a Napoli ACTIVA
Arkadiusz Milik, 24 anni, attaccante polacco, seconda stagione a Napoli ACTIVA

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy