La Gazzetta dello Sport

Il Brescia non passa Entella, il pari piace La classifica piange

- Gian Paolo Laffranchi BRESCIA

Il Brescia voleva accelerare e allungare, l’Entella resistere e non farsi staccare. Il risultato è un pareggio senza reti che scontenta nessuno: la squadra di Aglietti torna a fare risultato, quella di Boscaglia avvia una serie positiva. «È un punto pesante», sottolinea il presidente Cellino, al secondo scontro diretto utile consecutiv­o (dopo il successo sul Pescara). Nessun retrogusto amaro per lui, tantomeno per il suo collega Gozzi, contento di mantenere il vantaggio negli scontri diretti: «Fondamenta­le non perdere». L’equilibrio regna, in un match che il Brescia cerca per larghi tratti di dominare, ma che l’Entella comincia decisament­e meglio. Non che le occasioni fiocchino, ma all’inizio l’assetto coperto studiato da Aglietti, con La Mantia unica punta, non concede spazi agli uomini di Boscaglia, che sperimenta come grimaldell­o il brevilineo Spalek (alla prima da titolare) dietro le punte. Fra le linee c’è poco da svariare, però, perché l’Entella pressa forte e si procura pure un’opportunit­à ghiotta con Troiano: bersaglio mancato, come poi da Torregross­a che ha la mira sballata per due volte di fila, su assist di Caracciolo.

NIENTE GOL La falsa partenza è una costante per il Brescia, stavolta anche sotto gli occhi di Inzaghi, l’allenatore del Venezia prossimo avversario. L’Entella è pericoloso anche subito dopo l’intervallo (Minelli dice di no ad Acampora). Boscaglia alza il baricentro con gli ingressi di Embalo, Curcio e Okwonwko, Aglietti perde per infortunio Benedetti (accertamen­ti in ospedale per una botta al costato) e al 34’ Iacobucci è strepitoso, prima su Embalo, poi su Bisoli. Due parate che salvano il risultato. L’Entella non demerita affatto, comunque. De Luca invece sì: appena entrato rischia il rosso diretto per un fallaccio su Tonali sotto gli occhi dell’arbitro Marini, che si limita al giallo.

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