La Gazzetta dello Sport

Il ritorno di Zare «Arrivo a Sassari con la speranza di restarci a lungo»

●Ieri le dimissioni di Pasquini che resta come g.m, in giornata verrà ufficializ­zato l’ingaggio di Markovski: «Amo la Dinamo, fu la mia prima squadra in Italia. Nel 1991 non avevo il patentino, allenavo dalla tribuna»

- Mario Canfora

Strano il destino: Zare Markovski torna in A a Sassari, lì dove aveva cominciato nel lontano maggio 1991. Verrà presentato alla stampa alle 10.30 dal presidente del club Stefano Sardara, in una conferenza prevista inizialmen­te ieri sera: l’esordio in panchina è per domenica alle ore 12, in casa contro Brescia.

PATENTINO Ventisette anni fa, Markovski arrivò in Sardegna dopo aver portato nella A-1 slava il Rabotniki Skopje, la squadra della sua città. «Conobbi l’avvocato Milia durante due gare di precampion­ato con la mia squadra, una a Palermo e l’altra proprio a Sassari – racconta –: nei primi due anni, in A-2, neppure avevo il patentino, guidavo i ragazzi dalla tribunetta vicino alla panchina, a referto andava il mio vice, Giampaolo Doro. Fu la mia prima esperienza in Italia, ecco perché ho sempre amato Sassari e non ci ho pensato un solo secondo quando mi è arrivata la chiamata di Sardara...». Chiamata già arrivata la scorsa estate. «Per allenare Cagliari in A-2 – spiega –, poi si fecero vivi i turchi del Trabzonspo­r. Sardara fu onesto, mi disse di accettare la proposta perché non era giusto rinunciare ad allenare nel campionato turco. Ma non è andata come speravo: cinque mesi senza stipendio, giocatori che nell’ultimo mese scioperava­no sempre per gli stessi motivi. Un caos totale». A metà dicembre la fine dell’avventura turca e ora eccolo qui, sempre non dimentican­do l’impegno da capo allenatore della Romania. «Con loro ho un contratto part-time fino a giugno, non c’è stato alcun problema con questa chiamata sassarese – continua Zare –. Ho firmato solo per questo finale di campionato, l’ho fatto perché come dicevo a Sassari sono legato e poi si tratta sempre di A. In cuor mio spero di restare qui e di convincere Sardara a confermarm­i pure per la prossima stagione...». In effetti Sardara è a caccia di un nuovo coach, dopo aver perso mesi fa l’attimo fuggente con Pozzecco: impraticab­ile la pista Djordjevic, la scelta ora è complessa e una conferma di Markovski non sarebbe da escludere.

TARLO Ieri mattina, intanto, Federico Pasquini ha rassegnato le dimissioni da capo allenatore di Sassari, restando però nel club come g.m.: «Non potevo più accettare che il tarlo fosse legato alla mia presenza, il panico che ci prende nel momento in cui siamo punto a punto non è allenabile e quindi mi metto da parte. Faccio un passo indietro e penso che un’altra voce, un’altra fisicità possa dare la possibilit­à a questo gruppo di giocarsi l’ingresso nei playoff, alla portata».

Zare Markovski, 57 anni, macedone di Skopje, residente a Milano, ha cominciato la stagione allenando in Turchia, nel Trabzonspo­r, dove è andato via a metà dicembre. Allena pure la Romania CIAM

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