Wildcats, una pioggia di triple Michigan k.o.
Ha vinto la squadra più forte. Non ci sono dubbi. Stavolta Villanova non ha avuto bisogno di un finale thrilling, come quello con North Carolina di due anni fa, col tiro vincente di Jenkins sulla sirena, per chiudere il primo lunedì d’aprile da campione nazionale. Da favorita ha battuto Michigan 79-62. C’è stata partita solo per i primi 10’, coi Wolverines che hanno cavalcato il centro tedesco Wagner, il loro miglior prospetto Nba. Poi l’attacco più forte della Ncaa ha preso il sopravvento e il talento di Brunson, Bridges e DiVincenzo è esondato inesorabilmente. I Wildcats hanno dominato a rimbalzo offensivo e segnato 10 triple: gli ultimi 5’ sono stati una passerella, col risultato già deciso.
FORMICHINE Coach Wright trionfa con una filosofia vintage: Brunson e Bridges sono al terzo anno, «Big Ragu» al terzo effettivo, secondo per eleggibilità di basket. L’esperienza da formichine paga, rispetto al talento da cicale degli «one and done»: una stagione al college e poi a incassare i milioni Nba. Wright, il George Clooney della Ncaa, ha fatto la differenza col suo gioco moderno, fatto di tiro perimetrale, anche dei lunghi, di spaziature e movimento di palla. Ai Wolverines è toccata la stessa sorte del 2013: allora i ragazzi di coach Beilein persero la finale con Louisville, il cui titolo è stato poi revocato dall’Ncaa per irregolarità nel reclutamento dei giocatori. Muhammed Ali Abdur-Rahkman, il nome come garanzia da combattente, è stato stavolta l’ultimo ad arrendersi, ma i suoi 23 punti non sono bastati. E’ stata la notte di DiVincenzo. E’ stata la notte di Villanova. ALBO D’ORO (ULTIME EDIZIONI) 2000 Michigan State; 2001 Duke; 2002 Maryland; 2003 Syracuse; 2004 Connecticut; 2005 North Carolina; 2006 Florida;
2007 Florida; 2008 Kansas; 2009 North Carolina; 2010 Duke; 2011 Connecticut; 2012 Kentucky; 2013 Louisville; 2014 Connecticut; 2015 Duke; 2016 Villanova;
2017 North Carolina;
2018 Villanova