La Gazzetta dello Sport

Ecco Alaphilipp­e, il nuovo Bettini Nibali, stai attento

● Paesi Baschi: 2 a vittoria di fila del francese, pericolosi­ssimo per la Liegi obiettivo del siciliano

- Claudio Ghisalbert­i INVIATO A BERMEO (SPAGNA)

C’è un nuovo Bettini che incombe sul sogno di Vincenzo Nibali di conquistar­e la Liegi-BastogneLi­egi. Si chiama Julian Alaphilipp­e, è francese, corre per la Quick Step-Floors e a giugno compirà 26 anni. Ma è anche tremendame­nte forte, il nuovo Bettini. Ieri, dopo il successo di lunedì, è partito con la maglia gialla di leader nella seconda tappa dell’Itzulia-Basque Country (ex Giro dei Paesi Baschi). È partito con i favori del pronostico, con quello strappo finale di 200 metri al 14% messo lì apposta per lui. Prima ha provato il colpo da lontano, con uno scatto sull’ultimo gpm di giornata (7,7 km dal traguardo), ma ha capito subito che tenere duro sarebbe stato un errore. Così ha aspettato il rientro di Roglic, Landa e Gorka Izagirre, nel finale ha controllat­o come un felino e, appena lo sloveno ha tentato di anticipare, gli ha preso la ruota e l’ha saltato all’ultima curva. Nibali ha chiuso 56° a 2’53”.

PARAGONI Nel palmares del «nuovo Bettini» ci sono 9 successi, tra cui il California 2016, ma manca la vittoria che marca una carriera. Facile prevedere che il colpaccio non tarderà ad arrivare, basta vedere i tanti piazzament­i di prestigio: 2° da juniores al Mondiale di ciclocross; nel 2015, 2° alla Liegi e alla Freccia Vallone dietro a Valverde; nella stagione successiva il 2° posto ancora alla Freccia (battuto sempre dallo spagnolo) e all’Europeo, quindi il 4° al Giochi di Rio. Infine, nel 2017, il 3° posto alla Sanremo e il 2° nel Lombardia di Nibali. E Bettini, inteso come Paolo, quello vero, cosa dice? Concorda sul fatto che Alaphilipp­e possa essere il suo erede? «A livello di caratteris­tiche direi che mi somiglia molto: esplosivo, scattista, veloce… persino più scalatore di me. Poi per le grandi classiche ci vogliono le prove e le controprov­e. Il colpo grosso è sempre da portare a casa. Comunque è nel posto giusto per riuscirci, perché un corridore dalle sue caratteris­tiche deve stare nella Quick Step». Quindi, una bonaria tiratina d’orecchie: «Poteva già avere vinto un Mondiale. Se lo scorso anno (finì 10°, ndr) si fosse tenuto vicino Moscon e non lo avesse staccato… Comunque è stato capace con una fiondata di inventarsi un numero alla Bettini. Anch’io avrei corso così». Bettini è entusiasta di Julian e va anche oltre: «Nel 2000, il primo aprile, ho compiuto 26 anni. Poche settimane dopo, ho vinto la prima Liegi, la mia prima grande classica. Alaphilipp­e i 26 li compie a giugno, quindi… è nell’anno giusto». E il francese? «Sono davvero felice — afferma — perché dopo la Sanremo ho avuto l’influenza che mi ha costretto a riposare alcuni giorni prima di ricomincia­re ad allenarmi. Dopo questa piccola battuta d’arresto ho lavorato duro per tornare al meglio. Ero venuto qui per vincere una tappa e sono già a due...».

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Julian Alaphilipp­e, 1.72 per 62 kg, 25 anni: 2° a Liegi 2015, nel 2017 3° a Sanremo e 2° al Lombardia BETTINI

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