La Gazzetta dello Sport

Tiger infiamma già il Masters «Io miracolato: voglio vincere»

● Woods domani torna nel Major che lo ha visto trionfare 4 volte «La schiena? Passato dalla notte al giorno»

- Simone Battaggia

«Un miracolo». Così Tiger Woods ha descritto il suo ritorno al Masters di Augusta, al via domani. Il primo dei quattro Major stagionali lo vedrà al via alle 10.42 della Georgia, le 16.42 in Italia. A suo fianco ci saranno Marc Leishman e Tommy Fleetwood.

12 A 1 Per Woods sarà la prima apparizion­e al torneo dal 2015, quando era all’inizio del calvario, che, fino all’aprile dell’anno scorso, l’ha costretto a operarsi quattro volte alla schiena. Era, già allora, un Tiger in declino: chiuse al 17° posto, prima che i problemi fisici lo fermassero. Mesi e mesi di terapie, di operazioni, di tentativi improbabil­i di ritorno, di fatiche a ritrovare le sensazioni volute nello swing. Questa volta sembra avercela fatta: due secondi posti e un quinto nei tornei Pga disputati nel 2018 hanno già acceso l’entusiasmo dei tifosi e degli appassiona­ti, fino a far comparire Tiger nella lista dei favoriti — dalle agenzie di scommesse è dato 12 a 1 — e a far prevedere impennate di audience. «Sono qui per vincere» aveva dichiarato all’arrivo. «Non conosco persona con una fusione lombare capace di fare uno swing veloce come quello che riesco a fare io — aggiungeva ieri —. È incredibil­e».

LA MANNA In attesa del tee shot di domani, già il giro di pratica di ieri è stato un bagno di folla per Tiger, accompagna­to nell’occasione da Phil Mickelson. «Lo apprezzo e lo rispetto per quanto ha fatto nel golf — ha detto Mickelson — e io più di chiunque altro ne ho beneficiat­o». Nonostante abbia 42 anni, nonostante il suo ultimo Major vinto risalga ormai a dieci anni fa, nonostante pettegolez­zi e scandali sulla sua vita privata e sul suo comportame­nto fuori dal campo, Tiger Woods rimane una manna per un mondo che, in questi dieci anni, non è riuscito a sostituirl­o. Tiger resta il Fenomeno, il solo nell’epoca moderna a essere riuscito a vincere tanto così presto e in così poco tempo, a iniziare dal 1997, quando proprio ad Augusta, 21enne, trionfò per la prima volta in un Major: fu il primo dei suoi quattro successi al Masters, i successivi arrivarono nel 2001, 2002 e 2005. «Di tutti i tornei che ho vinto, quello fu il più importante. Innanzitut­to perché mi garantì dieci anni di Pga Tour. Ora fa ridere, ma all’epoca per me era incredibil­mente importante».

MIRAGGI Dopo 14 Major e 79 tornei Pga vinti, dopo 683 settimane in testa al ranking, dopo 111,2 milioni di dollari guadagnati nel circuito a stelle e strisce, Tiger ha dovuto ripartire da zero. Fino a umiliarsi, tra un’operazione e l’altra, con dei rientri patetici. Questa volta però, assicura Tiger, è la volta buona. «Ora mi rendo conto che le altre volte avevo vissuto un miraggio. Avevo la schiena a pezzi. Cercavo in tutti i modi una soluzione, che fosse cortisone, un’iniezione epidurale, qualsiasi cosa che mi permettess­e di scacciare il mal di schiena e di rimanere in piedi e giocare per una settimana. Niente che funzionass­e. Ora, se metto in relazione co- me mi sentivo a come sto adesso, è come la notte e il giorno. Prima venivo qui per partecipar­e alla cena e me ne andavo, adesso posso giocare e colpire la palla senza aver altro a cui pensare. Ho capito di poter essere competitiv­o non prima del dicembre scorso, alle Bahamas. Mi sentii bene ma ancora un po’ rigido. Dopo qualche altro weekend ho iniziato a sentirmi più a mio agio, a mettere insieme i pezzi e a preparare gli eventi, ad abbassare gli score fino a provare le sensazioni che volevo. E ora eccomi qua».

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IL NUMERO

Gli anni di Woods quando vinse il Masters nel 1997: è stato il più giovane di sempre a riuscirci

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Phil Mickelson, 47, e Tiger Woods, 42, ieri ad Augusta

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